Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931
Nuove indagini sul Manzoni · 141 - lo più il nome _di_cristi~ni; questo giuoco delle incoerenze, suprema e costante cur10s1tà del Manzoni, non lo costringeva a cercare uo– mini adatti ad impersonarle, e, per le complicazioni di esse. a non poterli trovare che nelle classi alte, o almeno alla meo-lio istruite ? Quale invece è il trattamento che egli fa ai piccoli'? Ohe essi ab• biano nel romanw una parte di prim'ordine non significa anc6ra gran che. La principale fra le violenze sceneggiate, ossia l'impedire un matrimonio, non avrebbe potuto accadere e durare se non contro « gente meccanica e di piccolo affare>>. Due fidanzati oscuri erano indispeni-:abili al racconto quanto un curato pusillanime, perché se questi ,avesse avuto petto da sfidar le minacce, li avrebbe mari. tati e il romanzo sarebbe finito lì., Più significativo è il fatto che il Manzoni li abbia circondati di µn'intera società popolana e che questa società egli abbia studiato e rappresentafo nei più vari atteggiamenti, in campagn,1 e in città, in persone singole e in folla. Il popolo non fu dunque per lui un Remplfr.eespPdiente d'intreccio. Senza dubbio lo ritenne di poema degnissimo e di storia, peeehé senza di esso la storia è monca e falsa. Lo ritenne meritevole d' « urta giustizia cos'ì facile e cosi dovuta a dei poverelli», d'un compatirnel)to diverso da quello del,mondo, ... , ...... , che degli imi e dei grandi il dolor col suo crudele discernimento estima. Ma,, perché questa gente soffre più degli altri, e quindi bisogna amarla di prefel'enza, vale forse per lui meglio di essi? Qui hisogaa ricordare che se per la prima volta un'opera d'arte faceva dèl popolo in qualche modo il protagonista, la politica e la morale in voga avevano fatto per esso ben di più. La lotta rivolu– zionaria contro le classi superiori, non solo per contrapposto aveva esaltato i ndnori, ma insieme alla totalità dei diritti andava attri· buendo a questi ultimi ogni virtù ed ogni sapienza. E il Manzoni sentiva in sé la téntazione di fare altrettanto, non per affetto a:ila Rivoluzione, ma per il suo spirito di censura verso parecchi fra i ceti elevati e per la sua carità evangelica verso i sofferenti. Ebbene, qui divenne eroico quel suo culto della realtà, che Ella a g-i:tsta ragione gli riconosce fondamentale; in questo 'vigore di resistenza alle tPndenze di moda, pur corrhipondenti alle sponta,nee incliirn· zioni sue. Il popolo bia per sé tutto il cuore di lui, ma egli non si piega ad adularlo mai; lo vede anzi collo stesso occhio severo con cui vede i più di coloro che non sono popolo. · Fra i popolani Lucia ha una « buontà angelica», ma essa non appartiene loro che in apparenza. In fondo è fuori classe. Non dice iblioteca Gino Bianco
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