Pègaso - anno III - n. 7 - luglio 1931

LE ATROCITÀ DEI SERBI I ) . I TOMISLA V VITEZOVIC I' GLI ALTRI ROMANZO 380 pagine; marchi. 6, rilegato in tela marchi 8 L'americano Michele Ujvary, figlio di un emigrato ungherese e di un an– glosassoµe, stanco dei piaceri che gli offrono le ricchezze e disgustato 4ella mentalità occidentale, va alla ricerca delle emozioni che dà l'anima orientale e capita in Ungheria, la patria dei suoi antenati, giusto allo scoppio della guerra mondiale. Prigioniero di guerra, non appena riacquista la libertà di– venta sospetto ai Rumeni, i nuovi padroni del paese, che fanno soffrire al preteso comunista tutte le torture possibili, sino a quando egli non proclama lo sciopero della fame. Liberato in modo definitivo, egli ritorna in Ungheria e vive a Budapest nel quartiere dei miserabili, Chicago. Degli amici~ un macedone e un conte polacco, lo spingono di nuovo verso l'azione. Viene così fondata una fantastica organizzazione politica, il cui obiet– tivo è l'unione di tutti i paesi, dal Danubio fino allo stretto di Bering. Questo libro costituisce un'ardente accusa contro l'occidente che chiude gli occhi e le orecchie davanti agli orrori ed alle atrocità provocate nell'Europa orientale dalla politica imperialista delle grandi Potenze occidentali. CASA EDITRICE AMALTHEA WIEN IV., . ARGENTINIERSTR. 28 J J ·0,-------------------------------0 e (

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