Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931
Note sulla musica di ieri e di oggi 707 Sagra di Primavera, il :figlio più maschio, per quant~ illegittimo, di Arnoldo Schonberg. Ma forse per l'enormità dello sforzo compiuto; pòco dopo la Sagra di Primavera Igor Stravinsky cambiava strada e col Concerto per pianoforte e orchestra iniziava il periodo neo– classico. Ohe cosa voglia dire neoclassico non è facile spiegare, men– tre i figli di Petruska sono un fenomeno abbastanza chiaro, quan– tunque singolare. La musica con la, quale Igor Stravinsky ha voluto descrivere musicalmente l'idiozia del Moro e la viltà di Petruska, ha generato quello spirito musicale (definito anche sarcastico o iro– nico) che ha predominato per qualche anno anche in Italia nelle opere di alcuni· giovani non privi di ingegno. I :figli di Petruska sono nati morti; perciò di loro non rimane che un pallido ricordo. La_ grande rivoluzione musicale è :finita ,~ siamo eutrati in un periodo di assestamento. Nella terra di Francia, Maurice Ravel e Arturo Honneger continuano ad arricchire la musica di nuove opere senza che la loro personalità accenni a trasformarsi, anzi rimane impassibile di fronte alle varie tendenze e alle mode più o meno passeggere. E anche ,Milhaud Auric e Poulenc non devfa-no dalla strada sulla quale si son messi, con un certo strepito, nell'immediato dopo– guerra. La Germania, oltre i seguaci di Arnoldo Schonberg può vantare molti nomi, come :Max Butting, Peping, Hindemith. Su quest'ultimo si concentra l'attenzione di una gran pac·te del pubblico tedesco e della critica internazionale. Manuel de Falla è il musicista che oggi rappresenta la Spagna senza abusare dello spagnolismo musicale. In Inghilterra non mancano musicisti, prova ne sia che hanno Arnoldo Bax, Lord Bernes, Eugenio Goossens, Gustavo Holst, Ar– turo Bliss ecc. Ma come in America, è un po' dappertutto, ora il musicista-creatore è passato in seconda linea. La musica l angue perché la radio, il grammofono, si sono introdotti nelle ca.se, negli alberghi, ovunque, ed hanno indotto il pubblico a ris parmiar e la fatica di alzarsi dalle soffici poltrone e di scendere sulla strada per " recarsi a un concerto o a un teatro. I servizi a domicilio sono una grande comodità. Di fronte al pericolo che li minaccia, la maggioranza dei musi– cisti stranieri e, fra gli italiani, gli antimelodici si sono calmati e anziché proclamare nuove leggi estetiche o rivelare nuove tendenze par che dicano : « Siamo dei buoni ragazzi, non facciamo male a nessuno, anche noi dobbiamo campare. Per carità, ascoltateci, non scriviamo mitsioa moderna». BibliotecaGino Bianco
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