Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931

684 Lettere di Giosite Carducci a Gi-useppe Chiarini diverse città sugli dei, vi riunisce tutte le tradizioni di tutte le città, fino la statistica e la geografia del paese, fino tutti i dialetti. L'Iliade è il poema dell'unità greca. Nell'Odissea mostra la vita privata dei Greci. Adunque Omero nei suoi poemi raccoglie tutto di che ha bisogno un popolo a formarsi, religione, sentimento nazio– nale, moralità. La nazione vera esiste per Omero; da Omero tutta pure la letteratura greca. La nazionalità si mostra nella lotta co' persiani : cantata da Eschilo e da Simonide : la nazionalità è costituita ed è sicura da forestiero ed è baldanzosa di forze, e ce– lebrata ed adulata da Pindaro. Intanto le città greche dopo aver cacciato i forestieri non soffrono più né pure i signori del proprio paese ; Alceo Capopopolo combattitore e uccisore di tiranni e can · tore di rivoluzioni. Nel medesimo tempo cantore di amore e di conviti. Vita privata de' greci durante la libertà, Saffo, iMimnermo, Anacreonte ecc., la lirica greca. Nella pace nella prosperità la religione e la poesia conspirano a mantenere il buon costume col– l'ispirare il terrore del fato. La tragedia è festa religiosa: è alta– mente crudamente terribilmente religiosa !,eve:raorribile in Eschilo: idealmente e umanamente ammonitrice pietosa di virtù in Sofocle. Euripide segna la decadenza, collo sprezzo della religione patria, coll'affettare la :filosofia scolastica, col mascherare il semplice bello de' greci. Manca la libertà: Euripide sta alla corte dei tiranni: Filippo Alessandro: la civiltà greca alla corte d'Alessandria: pianta divina in terreno non suo : i poeti alessandrini : tutto è finito, finita la libertà: Callimaco è il Geremia delle credenze e della poesia greca. I Greci numi misti agli egiziani. ,Da una parte la tirannia dei dipendenti d'Alessandro, dall'altra quella de' ro- mani ecc. ecc. . Questo è il mio disegno : mi raccomando che appena pagate le trenta lire della carta mandiate quanto potete danaro. I creditori incalzano, incalzano, cominciano a non lasciar pace. Addio. CARDUCCI. BibliotecaGino Bianco

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