Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931

682 Lettere di Giosue Cardùcci a Giuseppe Chiarini V. [Senza data]. Carissimo Beppe Del o'iudizio da te troppo entusiasticamente dato su' miei versi sciolti fui rinfrancato rallegrato rasserenato: e seguii, facendo tre quadri dell'Iliade: il Tidide, Aiace, Achille. - Anco accomodai altre cose. Dei saggi del canto alle miise ovvero della poesia greca ho dati tre : 1° Invocazione : la terra e l'uomo nella condizione primitiva: elemento di poesia nell'uomo selvaggio. 2° La epopea in Grecia e poesia della Nazione: Omero. 3° La poesia lirica in Grecia: Saffo. Non ho antemesso lettera al Ferrucci, troppo ci voleva. Non sai che mancano due o tre pagine a sei fogli? Ora poi mi stringe un bisogno di denaro· ineffabile : per cui a pena avrete le copie, guarda di far riscuotere quattrini quanto più e quanto più presto puoi. Intanto potresti dal Paggi sentire tu se accettasse una trentina o quarantina di copie da vendere. Intendiamoci: fuori delle venti copie distinte, non voglio regalarne né pure una: io non voglio mercarmi il favore di questi letteratucci imbecilli che stimo men della merda con l'appresentargli il mio libercolo: voglio da– naro. Al Gussalli, al Mamiani, al Ferrucci, al Mordani, al Tomma– seo, al Thouar (solo tra' :fiorentini) : e a nessun altro : e chi n'avesse frega or vadasi per esso alla bottega. A voi che mi conoscete sia pena l'ira mia del prestarlo a leggere : ira immensa inaudita che sfolgo– rerà come l'ardore onde avvampano i monti in riva al ,Mar Tirreno, come dice in un sonetto Torquato 'fasso, non so con quanta pro– prietà geogra,:fica. Ohi lo vuol leggere lo dee comperare. Bestioni, nulla avrete di cacio, come non pagate: laidissimi, e anche quando avrete pagato io vi disprezzerò e maledirò più di prima. O belve i;li trecentomila capi, Giosuè Carducci non vi presenterà il libretto suo perché gli diciate che è un giovane di buone speranze se si con– verte alla buona :filosofia. No,. bestioni, io sputerò in faccia alla vostra :filosofia merdosa: e vo' credere nelle muse e in Apollo sem– pre: e quando sarò. per morire, mi farò leggere Omero: e n._on fìa vero che intorno a me siano .... 1 ). Mi farò bruciare sopra un rogo di legna di pino, a cui sotto– staranno tutti i miei libri, lì, lì, viva Apollo Febo lungioperante Patareo Delio Curzio : e muoia chii.dice di no. Infamoni laidoni , , han rinnegato la poesia divina dei greci, e adorano il Manzoni, il Manzoni, il Manzoni, cogl'inni sacri, gli inni sacri, gli inni sacri. Al diavolo tutti. 1 ) L'interruziom~ ed i puntini si trovano nell'originale. BibliotecaGino Bianco

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