Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931
644 B. 0-icognani tuo : uno di quegli impieghi patriarcali che testim.onian di tempi quasi età dell'oro: a ogni scadenza venivano le debitrici, due vecchie sorelle rimaste zittelle vestite uguali, con le mantiglie di raso nero, i mezzi guanti e le spo;tine di trina nera col mazzolino (}elle ciliegie; venivan a portare alla signora del commendatore la rata degli inte– ressi: in argento, perché il contratto diceva in moneta metallica: un rotolino e g-lispiccioli in soldini; tutti soldini nuovi. E da quando era nata Beatrice codestì rotolini ·erano stati messi via via in un ripostiglio del sécreta·ire : la dote della Bice. Era stata dapprima un'idea quasi per chiasso, e poi, si sa com.e succede, diventa quasi una superstizione: i rotolini erano stati messi via via lì senza nean– che svoltarli. « Riscontri, signora, riscontri!)). «Oh! ci conosciamo : non ci mancherebb'altro !... )). E ora la Bice era arrivata all'età in cui ogni giorno che passa è un capello bianco per la madre : l'idea che la figliola rimanga ragazza. Anche.suo padre, che aveva avuto un'invecchiatura tutt'a un tratto, - dopo una certa "influenza" non s'era rimesso più a modo suo e aveva cominciato a aver ogni tanto presente il pensiero che anche lui doveva morire, - era combattuto fra la preoccupa– zione di come avrebbe lasciata la figliola e il dispiacere di passar gli ultimi anni, lui e la moglie, soli : . e conciliava gli opposti col sogno d'un genero che avesse accettato d'entrare in famiglia. Ma nei colloqui che moglie e marito avevano a letto, al buio, prima di pigliar sonno, - ché ormai passavan dell'ore, e il soggetto era sem– pre lo stesso : << Chi vuoi che la prenda ? Se è un pezzo di marmo ! Se non sente nulla!)), - il padre pigliava un po' le difese della figliola: ((Noi non possiamo saperlo; anch'io, per esempio, mi son dovuto fare una buccia diversa, più dura: sarei stato fresco, se no!)). E rifantasticava i tempi della sua adolescenza romantica .... lo sforzo che gli era costato l'abituarsi a aderire al reale, al vedere le cose e le persone fuori di sé, l'imporsi un carattere fermo ..... Qua– l'era stato il guadagno·? Tante illusioni di meno, cioè tante felicità di meno: anche tanti errori di meno; m.a non eran forse gli errori che nel pensiero costituivano le cose belle, le cose che lo pungevano di nostalgia? Che cosa veniva dal resto? Nulla: come non nasce nulla da un mucchio di cemento : e invece di là, come da un terriccio che il tempo abbia concimato, nascono i fiori purpurei che esalano tutta la, gioia d'ogni primavera: di là donne e sorrisi e O'listessi do– lori : cari dolori! : la spontaneità della vita. Invece d~ quella sua posatezza forzata, da quel suo voluto equilibrio .... Forse il carat– tere della figliola, l'infelicità della sua figliola aveva origine di lì. Quante volte gli era venuta l'idea che il fondo, il fondo vero di lei fosse lo stesso suo, il fondo nascosto, rimasto sepolto .... E aveva sperato, quand' era piccina : <<Vieni; qui, sulle ginocchia del babbo .... No? A cavalluccio?)). E quella piegava sul petto il mento, BibliotecaGino Bianco
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