Pègaso - anno III - n. 6 - giugno 1931

- CORRADO TUMIATI I T.ETTI ROSSI RICORDI DI MANICOMIO Lire 12 « CORRADOTUMIATI è un autore che scrive sotto l'impulso del momento. Il suo nome è· nuovo nella letteratura. Per questo noi sentiamo nel suo stile la ricerca e lo sforzo di chi -vuole esprimere una determinata inq,ressiOJ?-~, rua non può trovare rapidamente la parola esatta. - Scrittori di questo stampo hanno una loro particolare atttattiva nella letteratura contemporane1' così ricca di gente ' che sa scrivere,. - Scrittori come il Tu1mATr 1 il quale proviene da un 1 altra professione, ·arriccbie<:oao la letteratura rl 'un'esperienia nuova e di una umana realtà. Veramente profondo è il s(ìliso ,l'umanità del TUIIIIATI. Nella sua qualità di medico psichiatra, egli sente che l'anima è qualcosa di prezioso e di misterioso che contiene semure tesori e sorprese. Ma qui non si parla. solamente di gente ammalata: il TUMIATI sa 0sserve.re anche la gente sana:Sa cogliere e dipin~ere la felicità e il dolore con mano sicura>). GIUSEPPE PRIIZZOLINI (Atlantica). « Il 'l'UMIA'l'I è un acuto osservatene di' caratteri. Egli sa vedere nel pazzo l'uomo ragio– nevole e nel ragionevole, il pa·zzo, ossia quel tanto d'irrazionalità di cui tutti siamo inevita– ùilrnente provvisti: giacchè come egli stesso osserva, con una reminiscenza shakespeariana, ' la stoffa delle menti umane è tutta d'un tessnto: dove la lana è poca'; e pretendere , che di qua sian tnttj savi è stoltezza pari a quella <li chi creda. di trovar tutti gl:llantuomini fuor del carcere'. E però è naturale ohe accanto ai pazzi egli rappresenti, così. spesso e yo- 1entieri, i sani; e che anzi le fie;ure delle monache, dei dottori, dei cappellani, dei visitator-i, finiscano col prevalere nel 1ibro e rimanHe più tenaci nella memoria. Ma, in foudo, la figura più viva è quella che avrebbe voluto annullarsi, la figura appunto del1o scrittol:'e, tutto pro– teso nella contemplazione dell'nniversHle mistero e particolarmente di quel mil'acolo che è la ra,gione umana; tutto co~preso della diJ?nità, non di rado eroica, della sua p, ofessione e, senza volere, apo.stolo di giustizia <li fronte al vol~o che non sa ancora considerare la follia come una malattia dalla quale si pnò uscire. 1 ~igliorati o e:uariti come da ogni altra. Più che da qualche altra'. Utopista, infine, d'una Città del Sole le coi fondamenta dovrebbero essere psicologiche, ossia 'composte di tre sane bontà: buon senso, buon gusto, buon cuore'>). LUIGI TONELLI (Marzocco). FRATELLI TREVES MILANO Biblfoteca Gino Bianco

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