Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931
Romanzi politici tedeschi 563 die rosse uscendo decimati dalla strage. I francesi hanno occupato il Reno ? Ed ecco von Salomon conoscere Kern, un ex -ufficiale di ma– rina, nel comune tentativo di sollevare una città e lavorare con lui per libe1'are detenuti politici e punire, se occorre, con la morte le spie tedesche al servizio dello straniero. Scoppia la guerra tra vo– lontari tedeschi e insorti polacchi nell'Alta Slesia e von Salomon è tra i combattenti dell' Annaberg. Quindi la lotta continua all'in– terno. La Erfiill-ungspolitik, la politica di rispetto ai trattati, esa– spera questi veementi. Gli assassinii politici di Gareis e di Erzber– ger, le condanne pronunziate ed eseguite dai fanatici di destra con– tro traditori veri e supposti fan immaginare ai borghesi terrorizzati organizzazioni attrezzatissime dove non v'è che intesa tra pochi temerari. La loro non è cieca frenesia omicida. Quando Kern decide d'eliminare Rathenau, ritenuto, pel suo apparente rinunciatarismo, fatale alla Germania, egli subisce anc6ra tutto il fascino dell'uomo. Questo rende più tragica la 'preparazione, più fatale il delitto. Quando von Salomon cerca di portar aiuto ai fuggiaschi, a Kern e a Fischer, egli li considera eroi. Arrestato, condannato, la fiera morte dei due assediati sarà il ricordo che l'aiuterà a sopportare i cinque anni di ergastolo fino a quel giorno del '27 in cui la grazia lo trova maturato nel dolore ma immutabilmente fedele all'idea. Ècco perché questo libro di memorie, destinato a diventare il vangelo degli hitleriani, ha trovato tra gli avversari d'ogni colore un interesse e un rispetto che non sono meno vivi nel celebre Peter Martin Lampel, ex-attivista di destra passato poi ai rivoluzionari, di quel che non sieno nello spiritualista Frank Thiess, nel demo– cratico Herbert Ihering, o nell'altrettanto democratico Friedrich Sieburg della « Frankfurter Zeitung >>. Probabile che se lo stesso Rathenau potesse parlare, direbbe più bene di questa franca e co– sciente confessione d'un amico e complice dei suoi assassini che non del tentativo di un Alfred Neumann di trasfigurar larvatamente nel romanzo Der H eld (1930) il dramma intimo del suo attentatore. Le ragioni del successo di pubblico sono diverse. Anche a pre– scinder dall'interesse politico del libro di von Salomon, il lettore tedesco si mostra sempre più assetato di reportage, di documenta– zione diretta, di brani di vita, di racconti di chi c'è stato, di un genere, insomma, grandemente in voga in Russia e in America. Il peggio si è che molti scrittori secondano pedestremente questi gm;ti. H. E. Jacob in Bliit und Zell1tloid, Bruno Frank nella Politische Novelle han fatto agire personaggi viventi, capaci all'indomani d'essere il contrario di queste loro labili proiezioni; altri s'incari– cano di tradur letteralmente l'ieri in una fissità fotografica che non permane per la poca distanza dell'obbiettivo. Così, per tema di non esser troppo aderente alla rea.Ità, l'arte diventa cronaca; forma ri– sultante dall'elaborazione di un contenuto, essa tende a ridissol- BibliotecaGino Bianco
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