Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931

\ 1i Diodata, oabi.zzo 525 bene di dirgtli che non lo ritiraJsse, e nOIIldicesse nulla dell',accoouto, 11101I1 volendo oltrepassare le s·ue intenzioni, dbpo a,vere avuta la disgrazia, di eseguirle a rovesciò. La prego ora quamto so e posso di perdoniarre la mia dimeinticaJg,g:ùne di riceveroe le più umili tSC11se. E perché la dimenticag·gine non le paia wncor più strana che non è, debbo dirle ch'io lllOlll avevo cogniziollle nessUllla dell'arti– colo di cui E!lla fa. menzione nell'ultima sua,, non leggendo io mai giomali letterari ifaliami. Ella che ha fatte già mezze le imie scuse col Signor Ooote di Bagnolo, si degni ora di scus'3/rmi a.ffatto presso di lui dell':ùncarico che, per .soverchia i,ndulgenza, egli viuoll darmi. Sono vent'amni ch'io non vado illl teatro, ,né aJssisto ad Ullla, recita; ma questa nOIIl è ancora la mia miglior ragione per iscusarmi : Ella la conosce la buo111a ; ed è ch'io ho almeno la fortuna di conoscere la mia incapa– cità a giudicare e a dar con,sigli. Ho avuto l'onore di aiccen,narle 111eJll'ultirrua, [Ilia il ;piaoere che m'ha, procurato la let,tura del T3JOito. Chiudo la lettera per farle pervenire al più presto le mie scruie per l'irmlperdona1bilemia astrattaggine. Sarei fortunato troppo più del merii.to s'EUa volesse darme:ne espressamente il perdJorno, e .sopra tut,to se potessi esser cer,to che questo sbaJglionon le ha recato Ulllforte dispiacere. S'El1la desidera poi ohe la persona a cui l'esem– plare è staJto daito male a ,proposito sia avvertita esser questo avve– nuto per mio err-0re, io eseguirò i suoi ordini. Mi coan.patisca, e si degni avermi •semp,requale ool più affettuoso ossequio ho l'onore di dirmele Mi1111110, 24 ma,rzo 1830. Dev.m 0 Obb.m 0 servitore ed ammiratore ALESSANDRO MANZONI X. Pregiatissima Signora C01I1tessa 1 ). Poisso dire che 1llna sua lettera ci ha fatto dispiacere, venendo iawece di Lei, e .roorundlo notizia d'un ,su-0incom-0do. Speriamo però che, essendo questo oagionato da stiamchezza, sarà passeggiero. 1) Questa lettera, l'ultima delle inedite, segue l'antecedente quasi alla distanza di tre anni, e ci conferma come le relazioni fra il Mu.nzoni e la Saluzzo continuas– sero nei temnini più cordiali. Fra le lettere inedite del Manzoni venute in mio possesso, e che si riferiscono tutte alla corrispondenza fra il M. e la S., ho trovato, senza indicazione esatta di data, il S(>,guentebig1ietto: « Alessandro Manzoni è assente, non r,itorna dal Lago cbe Venerdì. mgli sarà ben contento di avere ancora l'onore e la consolazione di vedere l'illustre sua Padrona ed runica la Signora Oontessa Diodata Saluzzo, e quella che ha la bontà di desiderare di esserle compagna. Mercoledì ore 11 ». BibliotecaGino Bianco

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