Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931
UGO OJETTI (TANTALO) COSE VISTE TOMO QUINTO Prezzo: l.iire 12. « La prosa di Ugo Ojetti è diventata esemplare appunto perchè ùel– l'esercizio 'lungo e delizioso del guardare egli si è servito della paroja come di uno strumento dell'osservazione. Si capisce ch'egli 11011 credei d'aver veduto bene fino a quando 11011 abbia, per così dire, veduto anche con le parole, tro'vate, cioè, le parole entro le quali la ~isione sta tutta raccolta, esatta, sintetica e insieme pittoresca. Per questo la sua prosa è si viva .... L'Ojetti ha il dono di fare anche storia e biografia quando fa descrizioni e ritratti. Fa storia e biografia appunto perchè, chi sa ben vedere la realtà, giunge sempre. a intenderla intimamente"· RENA1'0SIMONI, nel Col'riere deUa Sera. « L'evento d'oggi, che è cronaca sotto inabili dita, perde, in virtù di que– sta magica penna, ogni pesantezza d'attualità, ogni aspetto banale di ·cosa fotografata e, pur non rimettendoci nulla del suo aspetto vivo, anzi ser– bandolo con un non so quale rilievo essenziale, trapassi in un clima che è già di storia e dove ogni gesto e ogni parola sembrano consegnati a,1- l'eternità ". ENRICOROCCA,nel. La,voro Fasc-ista. « M 0 a la poesia - diciamo. la parola vera - di queste prose è nel rivol– gersi frequente dello scrittor(! alle santità perenni di ciò che eternamente alto, eternamente deterso dura è splende sulla transitorietà degli uomini, e delle, loro vicende; nel suo rifugiarsi improvviso, fuor da ogni contin– genza, nell'affermazione generosa delle verità che. non muoiono : nel suo evadere dalle realtà, di cui forse ha sorriso allora allora, dalle deformazioni di cui ha patito, verso gli assoluti\ e sono assoluti increati, vigilanti sugli uomini e sul loro passare o assoluti creati, quando gli uomini, a imitazione d'llddio hanno saputo dare alla vita una forma di bellezza o di bontà"· ERCOLERIVALTA,nel Giorna,le d'Italia. « La conquista più certa di Ojetti è stata appunto, e rimane, quella di avere espresso con, chiarezza insuperata il rapporto tra il relativo dell'at– tualità quotidiano e l'assoluto d'un'altra attualità ·che, sorpresa dal suo occhio acutissimo dentro dalla prima, gli si ri'vela obbe<iliente a norme immuta-bi·li di vita, di storia, di umanità. Il che -è quanto dire : aver das– sicizzata l'inquietudine del _giornalismo contemporaneo"· ARTUROPOMPllA1'I, nell'Arena. '= FRATELLI TREVES ~ BibliotecaGino Bianco
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