Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931
UN GRANDE SUCCESSO! BINO SANMINIATELLI L' URTO D ElSIMIL ROMANZO - L. 15 ________ ,,,,-------- « Il dramma moderno della media e piccola nobiltà italiana, si è arricchito di un documento illuminatore, e, non foss' altro per questo, è un libro che resterà. Il romanzo del S. è uno dei libri più notevoli del– l'annata». CAMILLO PELLIZZI (Leonardo, gennaio 1931). _« È come un pezzo o blocco di vita spiantato al· di là della lettera– tura e portato via con tutto ciò che contiene. Òppure si potrebbe anche dire, con maggior precisione, è un frammento di storia familiare, tri– ste, grigia, chiusa, spesso violenta, penetrato da sguardi profondi che frugano negli uomini e nelle cose, ora con dolore, ora con freddezza, per trovarne l'anima. In questo volume di prosa narrativa c'é la gene– ralmente non osservata, ma profonda e tragica vita di tutti i giorni, sor– presa in un piccolo agglomerato umano, dallo sguardo ininterèettabile e onnipenetrante di un artista nato». DOMENICOGJULIOTTI (Il Lavoro Fascista, 22 marzo 1931). « Il delicato studio del Sig. S. su una famiglia di nobili decaduti è un abilissimo romanzo. Tutto il libro è un dettagliato e penetrante stu– dio di un particolare ambiente. L' urto fra i due simili in questione, pa– dre e figlio, è meno un urto che una chiusa e patetica relazione, in cui il padre, a causa del suo dispotico affetto, aspreggia la vita e la virilità del suo debole figliuolo. La descrizione delle umiliazioni di quest'ultimo, a un ricevimento serale, è un eccellente pezzo di osservazione. Ma il marchese Gesualdo, generoso e superstizioso, agitato e restrittivo; domi– natore e tutto spirito di sacrificio, è la figura su cui è stata gettata la maggior luce. O. vVILLIAMS (Times Literary Supplement, 12 febbraio 1931). Fratelli TREVES Milano - BibliotecaGino Bianco '
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