Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931

8MIO H LA STAMPA ,, i ALVARO -ANNI Lire 15. ::SPROMONTE I Il Lire 12. « La sua prosa è d' una poeticità e d'una evidenza tali che la sua terra avara e voluttuosa; coi supi istinti contenuti, col sangue dei suoi abitatori si fa non sol– tanto sensibile, ma se ne sente l'odore e il sapore, diventa tangibile. La Pigia– trice d'uva ed altri racconti sono piccoli capolavori di prosa narrativa». (Die Literarische Wett). « Alcune di queste composizioni poetiche formano quasi vaghe macchie di co– lore; altre, invece, splendono di° emozioni, di evidenza di rappresentazione, affre– schi netti e coloriti. Accanto alle ' voci esalanti dalle cose ', accanto alle espres– sioni di sensazioni e simboli oscuri, toni squillanti, visioni d'un attimo fortemente 11 stampate, con un disegno pieno di forza. Accanto a crudezze senz'ombra di deli– catezza, un sognare romantico. Tutto ciò è d'uno squisito piacere». Il (Frank.furter Zeitung Literaturblatt). « Quando lessi la prima volta i racconti di CORRADOALVARO, capii subito ~ che si trattava d'un incontro importante. Era una lucida gioia quella di aver tro– U vato un poeta. Sentii il dovere di dire : ecco 1tn grande narratore .... Anche se AL– VAR,O avesse scritto uno solo di questi bozzetti, sarebbe abbastanza per un narra– tore rappresentativo •· ( Vossische Zeitung, Literarische Umscha1t) OTTO ZoFF. EDITORI MILANO , Ria c.n

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