Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931

640 O. AVELINE, Madame Maillart ecc. Claude Aveline analizza il divenire di quest'amore giovanile con una grazia una minuzia e una perfezione artistica che hanno poche eguali nella letteratura francese attuale. Egli adopera con una straordinaria destrezza l'allusione, la sfumatura, i mezzi toni; e conosce a menadito l'arte di insinuare, di lasciare intendere. Tuttavia, il tema dell'amor gio– vanile non è sviluppato in una struttura romanzesca persuas,iva: l'autore non è riuscito a dare una eguale solidità a tutti i piani della sua opera. Nella prima parte, per esempio, si avverte una sproporzione di intensità e di qualità, tra i due protagonisti, Madame Maillart e le figure dell'am– biente. Madame Maillart è concepita visibilmente di maniera, troppo ricalcata sul vecchio tipo della donna, fatale che assiste al lento ma inesorabile disfacimento della sua bellezza. Inoltre, nell'economia del romanzo questo personaggio ha una funzione troppo palesemente stru– mentale: esso serv.e, con la sua esperienza, con la s111a morbosità s•piri– tuale, a dare maggior risalto e significato alla purezza della giovane coppia; in altri termini, -è l'astratta, personificazione della materia che si oppone ed insidia la spiritua.lità: vecchio argomento dualistico. Nella seconda parte del libro, ove il contrasto tra il mondo ideale e il mondo della transitoria, e reale praticità si risolve in senso pessimistico, questo squilibrio .si fa più stridente. Specialmente risalta, questo difetto, perché in questa parte a,ppaiono allo stato embrionale gli elementi che il tema offriva per lo svolgimento romanzesco. Madame des Bures, madre cli Madeleine, il padrigno, che non appare, un confessore, i genitori e gli zii di Philippe, potevano ben costituire il mondo moderno nel quale l'amore dei due giovani avrebbe assunto il maggior significato. Invece,, il mondo materiale e materialistico rimane impersonificato in Madame Maillart, demone celato del dramma; il mondo parigino resta appena appena a.ccennato; l'autore non ha nemmen sospettato la necessità e l'utilità di dare plastica vita al mondo degli hoberaum nel quale vive Madeleine e a quello della media borghesia nf:llquale vive Philippe. In conclusione codesto romanzo manifesta tutti i segni di una tran– sizione su di un canovaccio del vecchio psicologismo sentimentale alla Bourget, si vedono ricamate talune -delle estreme tendenze narrative· moderne; l'obbiettività con 1~ quale -sono descritti i due innamorati e certi tipi morbosi, ricorda la maniera casi,stica, di Gide come la minuzia descrittiva dei migliori passaggi, la sottigli,ezza e gli avvolgimenti di talune os,servazioni ricordano in qualche modo la prosa proustiana ra– zionalizzata e temperata. Fondazìone Alfred LeWin Biblioteca Gino Bianc() ALBERTO CONSIGLIO. UGO OJE'rTr, Direttore responsabile PIETRO PAN ORAZI, Segretario di redazione .b TIPOGRAFIA ENRICO ARIANI - VIA s. GALLO 33 - FIRENZE L1 ro donato :~~~:~ in data ....... ~tls)~LO ~ ' , I · Cc I .,:,.. · · ""•·...........

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