Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931

C. AVELINFJ, Madame Maillart ecc. 639 capisce; invece, nella quotidiana consuetudine, sente lentamente mutare la sua amicizia per Madeleine. Madame Maillart, che vede e intuisce, provoca e favorisoo copertamente il mutuo amore dei due giovani, a suo maggiore strazio, per avere più dolorosa e sicura coscienza della sua disfatta di amante e di donna. Il romanzo dura tre mesi, il tempo, per Philippe, di guarire una minaccia di tisi. I due giovani ritornano con– temporaneamente a Parigi; Madame Maillart, che doveva accompagnarli, crea e favorisce una serie dì incidenti a cagione dei quali Madeleine e Philippe passano una notte insieme parte a Montreaux e parte in vagone letto: la disperata maliarda spera, almeno, di trionfare della vergogna e della umiliazione di Madeleine; ìna non è esaudita: essa ha mal giu– dicato Philippe, il quale nori. è come gl-i altri. Parigi per i due innamorati è la realtà che lentamente e crudel– mente li smaga: nel mondo artificiale di Chevrières non esisteva che il loro puro e raffinato spirito; nella città, invece, vengono in primo piano le differenze economiche e sociali. I due giovani, non solo sono estrema– mente giovani e insidiati dal terribile male, ma appartengono l'una a famiglia aristocratica, piena di pregiudizi, l'altro alla media borghèsia. Intanto, Madame Maillart, mootre alcuni ospiti del sanatorio congiurano per mortificare la sua superbia, s'innamora d'un russo, Kotzebline, il quale sembra improvvisamente riconquistarla alla vita: in una sua visita a- Madeleine, dolorosamente combattuta dalle difficoltà che in~ontra il suo amore, lascia intravedere alla fanciulla la parte sensuale che, secondo lei, predomina nei giovani amanti. Basta questo dubbio, questa prospet– tiva perché Madeleine sacrifichi il suo sogno; d'altra parte anche Philippe non ha trovato nella sua giovinezza la forza per rimuovere tanti ostacoli, una forza che non tragga ragione da un consenso e da un.a alleanza della carne. Madame Maillart ritorna, intanto, a Chevrières ove non trova più Kotzebline, partito per l'ignoto, dimentico della breve avventura: la di– sillusione e la solitudine la inducono al suicidio. Questo romanzo ,è un tipico esempio del genere psicologico : infatti, l'autore non esplora due caratteri reali, non compie la introspezione di due esseri viventi o un'analisi direttamente autobiografica; ma costruisce degli spiriti di .san.a pianta. L'autore ha concepito la possibilità di due giovinezze perfettamente pure, nelle quaJi la raffinatezza spirituale non sia creata dalla esperienza della vita, ma da un precoce senso della morte. Posta codesta formula, lo scrittore la svolge minutamente, analizzando tutto ciò che essa, implica. Ecco, dunque, rigorosamente rispettata la logica che proporziona gli atti di due vite cosi semplici ed intense; eccole spinte all'amore qua,si inconsciamente, per una evoluzione fatale dell'ami– cizia. Nella sua solitudine spirituale Madeleine ha conosciuto solo i con– forti del misticismo; come tutti i veri mistici ella non ha per l'esterno che un interesse relativo: rimane, in lei, un certo riserbo fondamenta,le che le dà un tono di alterigia. Philippe, inve_ce,non ha conosciuto sinora che una forma di amore fanciullesco, il flirt, nel quale si espandeva, sopra .tutto, la sua egoistica vanità di scrittore in erba. Questa volta crede di provare nei riguardì di Madeleine, un sentimento diverso dall'amore, una sorta di amicizia devota, poiché i suoi pensieri per lei non sono egoistici, ma si velano persino dì mistero e di timidezza. BibliotecaGino Bianco

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