Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931

614 N. RonoLJCO, Carlo Alberto Principe di Oari,gnano -------- furente innanzi alle Tre giornate, e alla, ascesa al trono di Luigi Filippo. Queste disposizioni d'animo erano le meno adatte per chi di. li a poco doveva salire sul trono di Sardegna. LUIGI SALVATORELLI. MARIO PRAZ, Lei carne, la morte e il diavolo nella letteratura ramanti.ca. _ « La Cultura,)), Milano-Roma,, 1930. L. 40. Il Romanticismo, dice il Praz nel suo pr.imo capitolo, ha cominciato ben presto a trovare il bello nell'orrido, nel triste, nel funebre, avendo in ·ciò a precursori il. Tasso, il Marlowe, il ,Webster, -e altri. Il « bello torbido )) di taluni Secentisti, egli dimostra :ehe è di altra natura, con– cettosa, inte.llettua1istica; ma soprattutto nel Baudelaire, e anche nel Goethe, nello Shelley, nel Keats, per non dire di altri Romantici e De– càdenti meglio ricouosciuti come tali, dal Novalis al D'Annunzio, ,esso è sentimento poetico, motivo ispiratore. Analogamente (cap. II), o forse parallelamente, la .figura ùi .Satana, che già nel Milton aveva raggi.unto una bellezza drammatica tale da far supporre a taluni che il vero mo– tivo d'ispirazione del Milton fosse il satanismo, col RomanticiSIIllo diviene una figura centrale: il masnadiere dello Schiller, il più o meno ripu– gnante eslege del « romanzo nero))' il trasgressore erofoo del Byron, ·l'uomo fatale di tanti altri Romantici, :il ribelle ,:filantropo dei romanzi d 'appendi.ce . Attraverso il « romanzo nero)) e altri simili prodotti, l'eroe satanico arriva agli est:remi piiù o meno fantastici del vampirismo, e con– taminandosi della già detta ispirazione da.U'orrido, e dalla, « bellezza meduséa )), si rivela ben pre.'!to come espressione di nascosti motivi che stanno tra il sadico, e il masochistico. Questa prima parte del libro, ,e più l'Introduzione, dove si precisa chiaramente e acutamente l'uso della parola « romantico ll nel senso ·sto– rico-letterario, abbracciante cioè un dato gruppo di opere affini che appartengono a un dato- periodo, meritano giudizio a sé, e giudizio di ammirazione piena. Le JJarentele e le .derivazioni che ,il Praz stabilisce sono di ordine spirituale e p.ropriamente storico, ossia rilevanti ,e con– clusive ai fini anche della conoscenza letteraria,. Si potrebbe tutt'al più osservare che tra il satanismo del Tasso e del Milton, e quello del Byron e del Baudelaire, ci sono il Settecento e la Rivoluzione francese: ordini di idee e di fatti, c.he dovevan portare alla valuta.zione di .Satana come potenza angelica positiva, espressa nell'inno carduociano. Non basta quindi, a spiegare il luciferismo dei Romantici, il « bonheur daru. le crime l) attribuito al Byron (e a troppi altri); non basta, insomma il sadismo. Ma questa osservazion,e si col1ega a quanto dovremo dire ~iù in generale della parte rimanente del libl'o. Nel cap. III incontriamo il tipo della «perseguitata))' e siamo con– dotti a considerare il compia.cimento con cui molti_ fra i primi Roman– tici « vittimiz.zano ll le lo:t'o eroine. J!'inché, dopo al-cune buone osserva– zioni sul Baudelaire, conosciamo di p~rsona il Marchese di ,Sade con la sua « :filosofia ll. Ottime alcune osservazioni c.irca i « motivi torbidi ll ne] Baudelaire, nello.Ohat~aubriar1:1d, nello Sbelley; e c.irca l'i,spd.razione pit- . BibliotecaGino Bianco

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