Pègaso - anno III - n. 5 - maggio 1931
602 G. Prezzolini - Le università americane sofi.sta che neO'ava il moto : camminando. Io non posso arrendermi alle critiche che tuttavia leggo spesso con gusto e con ammirazione, degli intellettuali americani quando vedo la potenza americana alzarsi in ' . tutto il mondo cosi alta che la sua ombra, attraverso l'Europa, giunge fino all'Asia. Ma questo dissenso di molti, se non di tutti gli intellettuali ame- ricani, è cosa, che colpisce ~ fa riflettere. C'è maggior ammirazione fra gli intellettuali d'Europa per l'America che fra gli intellettuali d' Ame– rica. E se si vuole vedere poSlto il probleima, della civiltà americana, llel suo valore nel mondo, lo si troverà forse più faGilmente in Europa che in America. Che cosa fa l'università americana pe;r porselo e per risol– yerlo ? Ho l'impressione che ancora l'America sia in un periodo d'azione e di crescita che impedisce, a coloro che ne partecipano, di avere una piena coscienza dell'opera compiuta. Forse è stando in Europa che essa si misura meglio. In questo senso, anch(;l queste impressioni, d'un insegnante che ha fatto qualche soggiorno a Nuova-York, sia pure modeste e senza pretesa, poS'i-onooffrire qualche interesse. Sono dubbi e domande più che giudizi, e in essi certamente più d'un Americano potrà trovare un incentivo a pensare sulla creazione dei pro– pri antenati e fratelli. GIUSEJPPE PREJZZOLINI. NOTA.- Quest'articolo era stato scritto e composto, quando è uscito il libro del prof. ABRAF.IAM FLE~'NER, Universities, American, English, German. (Oxford Uni– versity Press, New York) che ba fatto chiasso e che attacca molto vivacemente le università americane : le incolpa di ciarlataneria, di leg.gerezza, di commercialismo. Discutere questo libro equivarrebbe a scrivere un altro articolo, e l'ho fatto altrove. Secondo me si tratta in gran parte di una questione di pa,role, perché quella che il prof. Flexner attacca nelle università americane, è la parte che noi europei non consideriamo come universitaria. L'u[liversibà americana è uno svi– luppo del «College», istituzione di carattere sociale più che intellettuale, ereditata dall'Inghilterra; e che si è poi sviluppata, o gonfiata, con molte altre scuole di ca– rattere pu,ramente tecnico o materiale, con scuole inferiori fino alle elementari e al giardino d'infanzia, con «estensioni)> dell'insegnamento superiore a coloro che non hanno preparazione scientifica, un po' sul tipo delle famigerate nostre « uni– versità popolari l>. Ma il prof. Flexner pur tirando a palle infocate contro i corsi di economia domestica (i quattro sistemi di, lavare i piatti, rapido allevamento dei polli ecc.) mescolati con le scienze serie, riconosce che i corsi dei post-graduates (i soli che si possano paragonare a quelli delle nostre università) non sono inferiori ai corsi universitari inglesi e tedeschi. Si tratta quindi di una questione di no– menclatura e, in parte, di topografia ; cioè se sia utile che negli stessi edifici e sotto lo stesso nome di università si svolgano attività scientifiche e attività pu– ramente pratiche. BibliotecaGino Bianco
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