Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931

432 L. Valli Qu31IldodaJ.l'Ardenza dove eria, il Collegio S31Il Giorgfo anda– vamo a Livorno per gli esami, generalmente restavamo a colazione da lui. Ida e M 1 aria ci erano atrtorno C0[l mrl.lle feste. Chi ,si preoocupava fol'lseinvece del nostro a.rrivo era la molta « gioo.tepiooola e oanom >> che poip.olaJVa la oasa. Uccelli ve [le erano :moiliti tra i quali cainarÌ1ni che si eccìtavaho e 031Iltava.no più for1te al chiaochierare di [lOi ragazzi. C'erano, ricordo, in una cameretta dei porcellini d'India, e c'era per oasa U1I1 merlo, il più spelacchiato merlo che io ahhia mai visto, che sa1tellavia ora sopro, ora sotrto le sedie O0[l la sua aria furba e preipotente, -seinm preo,cc,upal'lsi affaroto delle ridicole 1I1uditàche aindlava mostran,do; ta[lto più aimato e ,protetto quanto più spelacchfato. Urn ca-rtoccetto pieno di grilli per il merlo era un dono che il Pasc-oli aiccettava sempTe dia [lOi ooo. grain gioia. M:a Gulì, H fido•Gulì che doveva avere ,tainrtaparte [legli affetti del Poeta, non esisteva anc6ra. Il pi31I ltemeno della casa daiva sul ;piccolo gia,11dinodel quale og1r1i pk.un ..ta,, .si può dire, ha fatto :fiorire una strofe delle Myricae) e rive do la g,aiggiJa c1he chiiudeva le foglie al tramonJo e i gels,o,mini e la oedrina, l'erba che piaceva a sua -madre. ' . Ho nel giardino, là nel canto scuro dove ora il pettirosso tintinnia, un gelsomino rampicante al muro, una gaggia .... Quella casa, quel g·h:1,rdiino,quel picoolo mo[ldo di dolcezza e di piace era il porto nel quaile Sii. era aequemita 1per la prima volta forsJe la ,swa vita, dopo la faniciullezza trogica e dopo la gioventù teìllll[)esrtosa. Ma sì : la vita mia -- non piangere, ora - non è poi tanto sola e tanto nera : c:mtò la cingallegra in su l'aurora, cantava a mezzodì la capinera. I canarini cantano la sera per la mi-a cena piccola e canora : poi, ne l'orto, vedessi a· primavera com.e il ciclame e l'ulivella odora! . . . . Sorridi? a questo sbatter d'usci ? è oorto Ida tua che sfaccenda oggi in cucina. , E Maria ? Maria prega oggi per me. Ida e Maria facevano fiorire di grazia la casa. Io ero già 1olt1ta!lloda Liv,o,m,o qurundo lessi per la ,prima volta i verisi che il Pruscoli. aJVevia so:rd.tto per loro, ma mi serrubrav•a dli 01verli già conosciuti e di aver notato quei visi, sorridenti e pur malinconici, delle ,due sorelle. « Il lor sorriso ha iina tristezza pia)).... Ma BibliotecaGino Bianco I /

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