Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931

Giovanni Pascoli - 'Ricordi di 1tn vecchio scolaro 431 La terzina\ tÌ!nua : Che vola alla giustizia senza schermi ? ma io avevo citaito i due prioo ver,si soli e a memoria e, foT;sie per un inconsapevole sicrupolo di prec.isi0!11ezoologica, avevo scritto invece: Non v'a~orgete voi che noi siam bruchi Nati a formar l'angelica farfalla ? Il Pascoli oOTreggeva il oomponime!l1itoleggendolo ad alta voce in clmsse. Giunto alla :funedei due versi ,si fermò ru111 iJsta,nitee poi COIIltillluò oon enfasi: Che vola alla giustizta senza buchi ? E voltwndosi a me oon gran serietà : « Caro rmio,.se voglia,mo e.ambiare le rime caa:nbia1molepure, ma bisogna che le cambiamo tutte!>>. Un giorno ero a Livorno 111ellapa,stiiCceria di Cam1pari, piena di gente, i,nsieu:nead alcurui allievi dell' Areaidemia Navale tra i quali un mio fratello, che a un certo 1 pUillto mi chia.lillò « .Giggi >> alla romana. Sentii una voce dietro di me che soggiunse subito: « Scrivesi con due g come cugi1w >>.Mi voltai : era il Pasooli che rideva. Rideva con un altro signore molto diJstim.ito, OOJJ. due bei baffi bfondi, al quale mi prese!ntò : «Vedi, ,questo è Giov,runni!Marradi )). E gli parlò delle poesiole che scrivevo .... ; ma del poema eroico in versi sciolti tacque pietosamente! III. La casa di via Micali. - A Livorno il Pasooli abitava una g.razàosa ca-setta in via Micali N. 4 òis. C'era li accanto un gran ciuffo di alberi appartenenti alla viciiila villa Racah. Era la villa dov'egli sentiva ruzzare i monelli del giardiniere quando i signori erano fuori, come è graziosamente detto in una delle' Myricae: Nel varco: Certo il Signore, e la chiomata moglie, Pai-tì pe' campi che già il tordo z.i.rla: . S'ode un cicaleccio Di tra gli allori : Un cicaleccio donde acuti appelli s'alzano, come strilli di piviere; il gatto è fuori ; ruzzano i monelli del giardiniere .... Ma accanto alla villa grande il Paiscoli aveva un giardinetto minlllJSIOOlo che era la sua gioia.. 'bliotecaGino Branco

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