Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931
Contributo alla celebrazione di Dostojevskij 407 la loro conoscenza; ma ancor prima aveva avuto oqcasione di man– dare parecchie lettere ai giornali o ad Anna Grigorjevna, per smen - tire o correggere qualche notizia sul Dostojevskij che .gli sembrasse calunniosa o inesatta. Fra l'altro, il 15 marzo 1884 scrisse ad Anna Grigorjevna per protestare contro il tono della biografia dello Strachov e contro i criteri che avevano regolato la prima raccolta delle lettere del Dostojevskij ; e in questa lettera si trovano appunto queste osservazioni : « Fjodor l\1ichajlovic si lamentava sempre d'essere senza denari, .in primo luogo perché, non essendo rentier di nascita, cioè una persona con una certa rendita assicurata sul suo proprio patrimonio, e invece, come gli piaceva di chiamarsi, una persona che viveva col lavoro, in tutta la sua vita non seppe amministrarsi; in secondo luogo perché la natura gli aveva dato un cuore così buono, compassionevole e generoso, che si stimava felice solo quando poteva venire in aiuto al prossimo, mentre di se stesso si dimenticava affatto; e finalmente la terza e non poco im– portante ragione è che nel suo stesso carattere c'era qualcosa di esa– gerato, per cui gli sembrava d'essere proprio molto povero, benché in realtà non giungesse a quegli estremi. La povertà in lui si ma– nifestava in perfetta analogia col suo dolersi e lamentarsi continuo di star poco bene, mentre spesso accadeva che dopo due o tre pa– role tranquillanti riconoscesse egli stesso di stare bene)) 1 ). Si dirà che queste son meschine parole, che i dolori e le sventure del Do– stojevskij non si posso.a ridurre a così semplici proporzioni. Ma che ci sia dell'altro, che ci sia sopratutto dell'altro, lo sanno tutti; senonché s'è sentita tropp'aria di «tragedia)) in giro, anche per questo cinquantenario: valeva la pena di risalire ai documenti. LEONE G IN'ZBURG. 1) Racc. « Dostojevskij ll, II, cit., pp. 393-394. BibliotecaGino Bianco
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