Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931
40(, L. Ginzburg fogli di stampa in manoscritto, il tono della sua protesta assumeva una cara ingenuità da novellino 1 ) : E ecco, due -settimane fa, rimessomi al lavoro, vidi a un tratto dov'era che il lavoro zoppicava e in che cosa consisteva il mio errore, mentre da sé, per ispirazione, mi si presentò nella sua piena struttura un nuovo schema del romanzo. Bisognò mutar tutto radicalmente; senza pensarci né punto né poco io tirai un frego su tutto quel ch'era scritto (che a dire il vero giungeva fino a 15 fogli di stampa), e mi misi di nuovo alla prima pagina. Tutto il lavoro di tutt'un anno è distrutto. Oh, Sonecka ! Se sapeste com'è difficile !'lSSerscrittore, cioè .sopportare que– sta sorte ! Ci credete ? io so con certezza che se per questo romanzo avessi la v.ita assicurata per due o tre anni, come il Turgh«mjev, il Gon– ciaròv o il Tolstòj, anch'io scriverei una cosa tale, che cento anni dopo se ne parlerebbe! Non mi vanto, interrogate la Vostra coscienza e i Vostri ricordi su di me: sono un millantatore ? L'id(¾l,è tanto bella, di tanto grande .importanza, che io stesso mi c'inchino davanti. Anna Grigorjevna si convinse ch'era proprio cosi, e scrisse pa– gine patetiche sul bello stile che il marito avrebbe avuto, se fosse stato un signore come il Turghenjev. Invece la figliola, malgrado le menzogne di cui è pieno il suo libro, seppe vedere la verità, forse perché qui non si trattava di fatti da deformare, ma semplicemente d'interpretazioni del carattere di suo padre: spiegò che egli, come molte persone assai energiche, a-veval'abitudine di lamentarsi molto, sicché non tutte le sue recriminazioni vanno prese alla lettera ; e, con la relativa competenza che le veniva dall'esser una più che me– diocre scrittrice, espresse anche il parere che i romanzi di Do– stojevskij avrebbero avuto il medesimo aspetto stilistico se fossero stati concepiti e scritti con calma, in un'atmosfera propizia. Se quest'ultima affermazione per noi non ha bisogno d'ulteriori conferme, l'altra notizia,, invece, essendo di natura puramente bio– gra-fica, vuol essere verificata, come ogni informazione che sia uscita da quella penna; e la testimonianza di èhi frequentò per molti anni il Dostojevskij e si considerò suo amico, pur con l'ammirato ri– spetto che la differenza d'interessi spirituali imponeva, può servire allo scopo. Il dottor Stepan Dmitrievic Janovskij, medico e uomo mediocre, di quattro anni più vecchio del Dostojevskij, lo conobbe nel 1846, giunse presto a una certa esteriore intimità con lui, e la conservò poi sempre, malgrado il ·/Urt che il Dostojevskij ebbe nel 1860 con sua moglie, l'attrice Aleksandra Ivanovna Subert: nel 1886 pubblicò nel Russkij V jestnik i suoi Ricordi siil Do– stojevsldf_. pieni di notizie preziose sugli anni in cui s'era iniziata 1 ) Pisma, II, cit., n. 353, pp. 282-283. BibliotecaGino Bianco
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