Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931
400 L. Ginzbitrg Sapete che cosa ,significhi oomporre? No, grazie a Dio, non lo 1 sapete ! Su ordinazione e a braccio mi pare che non abbiate mai scritto e non abbiate provato quel tormento infernale. Avendo preso tanti denari al Ritsskij Vjestnik (un orrore! 4500 rubli) al principio dell'anpo, credevo pienamente che la poesia non m'avrebbe abbandonato, che l'idea poetica sarebbe comparsa e si sarebbe siviluppata artisticamente per la fine del– l'anno, e che avrei fatto in tempo ad accontentar tutti. Questo mi sem– brava tanto più probabile, in quanto sempre nella mente e nell'animo mi balenano e si risentono molti germi d'idee artistiche. Ma balenano soltanto, mentre ci vuole una piena incarnazione, che ·avviene sempre fortuitamente e a un tratto, ma non si può prevedere quando preci– samente avverrà; e dopo, poi, accolta nel cuore l'immagine intera, ci si può mettere alla sua esecuzione artistica. Arrivati fino a quel punto, ci si può perfino far russegnamento s-enza sbagliare. Ebbene, tutta l'estate e tutto l'autunno ho architettato varie idee (ce n'erano alcune piace– volissime), ma una certa esperienza mi faceva sempre presentire o la falsità o la difficoltà o la poca vitalità d'un'idea. Finalmente mi fermai su una e cominciai a lavorare; scrissi molto, ma il 4 Decembre, stile forestiero, gettai tutto al diavolo. Vi assicuro che il romanzo avrebbe po– tuto ~ssere mediocre; ma m'era divenuto odioso fino all'inverosimile appunto perché erfl, mediocre, e non positivwmente buono. Di questo non avevo bisogno. Ebbene, che dovevo mai fare? giacché era il 4 Decem– bre !... Quindi (dato che tutto il mio avvenire dipendeva da quello), co– minciai a tormentarmi per escogitare un 71/UOVO romanzo. Quello vecchio non volevo continuarlo a nessun costo. Non potevo. Pensai dal 4 al 18 De– cembre, nuovo stile, incluso. In media credo che venissero fuori fino a sei schemi (non meno) al giorno. La mia testa s'era mutata in un mulino. Come non sono impazzito, non capisco. Finalmente il 18 mi misi a scrivere d.l nuovo romanzo, il 5 Gennaio (nuovo stile) mandai in redazione 5 capitoli della prima parte (circa 5 fogli cli stampa) con la dichiarazione che il 10 Gennaio (nuovo ,s:tile)avrei mandato gli altri due capitoli della prima parte. Non si tratta qui, come dice il Dolinin in una delle note a questa lettera, del solito fenomeno di rielaborazione radicale a lavoro già avanzato, che si osserva ;rer tutte le opere principali del Dostojevskij, ma invece,..indubbiamente, d'un'idea artistica che con ogni probabilità rimarrà sempre un mistero per noi. ·sono molti i progetti inattuati che compaiono in queste lettere scritte durante la permanenza all'estero: per esempio allo Strachov da Dresda . . ' ' 11 14 dicembre 1870, scriveva di certi racconti di cui non si ha altra notizia che questa 1 ) : Di racconti pensati e ben disegnati n~i miei appunti ne ho fino a sei. Ognuno è di natura tale, che mi ci metterei con ardore. 1 ) Pisma, II, cit., n. 360, pp. 298. BibliotecaGino Bianco i,
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