Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931
476 A. Palazzeschi gli 7 ..ibellini ? Quella, è la, sola, pelliccia, che desiderano porta,re, giacché quello che è ra,ro è anche caro. « Lo spirito di con.tradizione nella moda è :così frequente e regolare, da costituire una ve~a e propria legge. Non ·portano le donne dei rena,rds su abiti di velo ? Cappelli di velluto nel mese di agosto e di paglia. nel mese di febbraio? Al tempo delle portantine o del1e diligenze non era proprio a,llora, che usa,vamo le sottane più ingombranti, con immensi cerchi e ga,bbie di ferro per sostenerle? . « Vi •è nelle deciSlioni della, moda e delle donne tma, tale provocaz10ne al buon senso, pia,cevolissima, che può solo dispia,cere agli spiriti dise– redati e malinconici. · « Nel prevedere la, moda, non bisogna mai aver paura di_esagerare; essa supera sempre tutte Leprevisioni. Perché resistere ai suoi faS1cini? )). Non vi stupisca, di avermi sentito ammutolire al passaggio di que– sti nuovi articoli della legge, ma gli è, vedete, che dopo avere wpp:riesoche la donna è mobi1e, fin qui nulla di nuovo •strepitosamente, ce lo avevano detto anche in musica, e per di più un pochino pazzerella.... mi sono visto cadere l 'ar.me dalla mano, avendo sempre ritenuto per conto mio che le cose belle ,e grandi rasentano almeno un pochino la follia, quando non vi sono costruite sopra direttamente. Pare che le americane rimanes 1 sero abba,stanza indifferenti a questo saporoso codifica.re , e alla fine delle sedute assiepando il conferenziere gli chiedessero ciascuna quale era il colore che dovevano porta,re; e il poveretto, costretto a dare ad ognuna un'occhiata sommaria, decretava il colore : « giallo ! rosso ! verde ! nero ! >> come un gioca,tore di morra,. Forse per questo Poiret dice assai ma1e dell'America; ma forse la ra– gione è più profonda, gia,cché fu proprio la ,sua visione· di grandezza americaneggiante a costituire la sua rovina, quello che Parigi non poteva digerire, e di cui i vecchi e astuti· proprietari di rue de la Paix sorride– vano dai loro posti centenari, vedendolo pas,sare come una meteora, come un bel giorno carnevalesco o uno spettacolo di varietà rimasto nella memoria come un sogno, mep.tre nelle loro invariabili vetrine il renard diveniva sempre più grosso e più capace la borsetta. Il giorno dopo egli sarà, mani e piedi legati, preda dei banchieri che incominceranno a taglJare le ali e il l'espiro al suo S1pirito creativo, sosti-· tuendovi i loro accor.gimenti pratici, immobilizzandolo ed allontanandolo finalmente, e, come nella catastrofe di un dramma, o di un romanzo fa- cendolo fallire. . ' ' Per quello che può capirne il profano leggendo queste pagine sull'in: fluen.z.a che questo uomo esercitò n.el proprio tempo e nelle sue princi– pali direttive, oltre alle benemerenze di amico-motore verso pittori, scrit– tori, attori, bal1erini, scenografi, risalta chiaro questo fatto,: egli trova al suo apparire una moda divenuta timida, monotona, riservata che prediligé le mezze tinte, i colori attenuati, scialbi, e vi sfocia co~e un torrente in piena i colori, tutti i colori nella loro vitalità più inebriante· e alle forme sobrie e.modeste immette una corrente di sensualità orien'. tale . .Si devono a lui i turbanti e turbantini, le mitrie e tiare, ammirate in questi ultimi anni, i grandi lamés d'oro e d'argento e i fastosi vestiti BibliotecaGino Bianco
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