Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931
ll codice di Paul Poiret 475 vai e camminano per i marciapiedi, attraver,sano le •strade e mangiano nei restaurants, e :magari si lasciano sorprendere dalla curiosità di visitare un cabaret o un bal musette, - diceva il vecchio Worth al colmo della dis:perazione, - ci vuole nel mio stabilimento un reparto di patate fritte. - E Paul Poiret fu giudicato l'uomo adatto per le nuov.e esi– genze, e scelto come friggitore. ~ siccome quel :reparto rappresentava una specie di incubo per il proprietario che vedeva in esso la decadenza del proprio esercizi.o, e siccome l'uomo che lo dirigeva era assalito dalla più incontenibile impazienza, di far da. sé, creare liberamente, l'accordo durò poco, o meglio, non ci fu mai, ,e Paul Poiret spiegò le ali verso la rue Auber per impiantarvi il suo primo e fortunato ,stabilimento, dando libero sfogo alla propria fantasia. Dopo un periodo di crescente fortuna lo v,ediamo spfocare il nuovo e più grande volo per quella che sarà la sua casa del Faubourg ,Saint Ho– noré, rimasta famosa negli annali parigini come un palazzo delle mille e una notte. Qui egli darà la mis,ura di tutte le ,sue forze, sviluppando ogni ramo del proprio ingegno e della sua attività, rivelandosi original– mente sarto, pittore, mobiliere, giardiniere, chimico, attore, uomo di mondo, e uormò di spirito sopra tutto. Le foste si sus~guono una più splendida dell'altra, dove sfilano le celebrità dell'arte e del gran mondo, delìa scienza !cl dell'industria; le iniziative incalza.no , scuole d'arte, un piccolo teatro; la fortuna aumenta, per quanto, aumentando con essa le aspirazioni di grandezza, ne produrranno a breve scadenza la rovina. Dal Faubourg Saint Hoùoré, seguìto dai suoi mannequins, e con un bagaglio enorme delle sue creazioni, gira le capitali di Europa; gli , aneddoti si inseguono e scoppiettano come fuochi d'artifizio, aneddoti di frontiera, di strada, di albergo ; ,e finalmente quelle d'America, la quale America Poiret giudica assai acerbamen_te, e dove in veste di confe– renziere lancia H suo credo come veri e propri articoli di un codice più o meno compreso, ma col quale .finalmente giunge ad illuminare la nostra curiosità: « Non siamo né degli arbitri né dei dittatori, ma solamente i servi ciechi e f.edeli della don~ ». Per non rivelare)a comodità o il pericolo di quella cecità bisogne- rebbe sapere .che cos'è la donna. « Essa ,è incessantemente assetata cli cambiamento e di novità>>. Ragione per cui sarebbe meglio avere gli occhi aperti. « ,Sono qui per servirvi .... ». Gli americani furono sempre dei cli,enti desiderabili. « E se da vent'anni sono rimasto alla testa del movimento rivolu– zionario e sovversivo, è perché la moda di domani mi è sempre sem– brata più bella di quella di oggi». E anc6ra:· « Ho sentito qualcheduno il quale tèntava di insinuare che le mode dei nostri giorni sono più pratiche di quelle di altri tempi, e che ciò è ispi– rato dalla pura necessità. Tutto il contrario. La moda è illogicissima, e le donne trovano nella sua follia la loro più intima sodi.sf ~ione e il loro più acre e magico piacere. Quando le provviste di cuoio si esauri– scono, esse desiderano scarpe alte come quelle degli aviatori. Mancano BibliotecaGino Bianco
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