Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931

464 S. Benco cieli e restituendo alle vele e alle anime la loro baldanza. Il pae– saggio del M:arin non è paesaggio storico, come anc6ra usava a quel tempo; è anzi quasi sempre, come nella poesia moderna,. rap~re– sentazione dell'anima : non matura anima peranco, né d1 artista maturo ma di adolescente di artista che si esercita, e alterna ' ' luoghi comuni e sensazioni nuove e fresche, in forme apprese, tal- volta troppo dotte ed estranee, come la saffica, per convenire al dialetto. Tuttavia uomo vivo, di sboccio proprio: quando viene a Fi– renze, non si esalta dei monumenti, ma· si lagna della mutria che gli sembra trovare nei :fiorentini: quando ascolta il gemito del mare, non inturgidisce l'immaginazione, ma se ne compenetra : el mar continuamente Ell pianzota cussl da fà pietae. Sempre l'istinto dell'intimità delle cose: ecco le sensazioni di una giornata invernale, di un freddo da intirizzire : He serao l) per defenderme i viri 2) M'he messa la magia de lana Ma 'l fredo el vien co lunghi suspiri Traverso. le sfeze 3 ) e la lana. Anche 'l mar el me par ingrinzignio, Anche 'l mar che 'l se cussi grando, Elo elo che el se comò Dio Adesso el canta tremando. Il- secondo libro del M:arin La Girlanda de gno suore usciva dieci anni dopo, pubblicato per le nozze d'una sorella : ghirlanda, adunque, nuziale. Il poeta era stato in guerra, volontario; ma que– sta era una sua faccenda personale e non riguardava la sua poesia; né le nozze in famiglia gli suggerivano lunghi epitalami. La sua poesia era sempre quella: Grado, la terra della sua gente, « piena de simisteri, piena d'arche, e puo de fantulini e puo de barche)): i morti, l'aria remota, l'ingenuità infantile, la pazienza della terra . e l'ebbrezza del mare: su tutto ciò la vicenda delle stagioni. I dieci anni, però, non erano passati invamo; l'autore si era liber!:l,to quasi di tutto quello in che non riconoscesse il proprio mondo poetico; l'arte era più matura, anzi sentiva talvolta l'elaborazione; nel ca– rezzare l'immagine poetica egli era divenuto sapiente. Ed anche nel carezzare qualche amoroso ricordo, già melanconico: 1 ) ho chiuso. Boca de rosa, spalancagia 4) al sol, Primavera passagla 5) senza amor, Canson mia bela che in tel cuor me duol. 2 ) i vetri. 3) fessure. 4 ) spalancata. BibliotecaGino Bianco 5) passata.

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