Pègaso - anno III - n. 3 - marzo 1931

Diego Martelli, l'amfoo dei « Maoohiaioli » 319 Quello che, fuor dell'arte, ,più 1o consolò, fu l'amore per la terra e per la scienza che sootiva necessaria-mente d!over ,prender il posto dell'empirismo agricolo. Filllo dal 1879 avev,a cominciato a fare degli esperimenti sui concimi chimici ed è del 1883 una sua « petiziOllle al Parlamento perché le disposizio!Ili della legge sulla bonifica dell'agro romano fossero estese all'agro maremmano)). Scriveva alla signora Gioli, il cui figiio Gino studiava agricoltura, il 12 settembre 1894 : · L'agricoltura razionale, cioè quella che può rendersi conto del fatto con ragioni scientifiche e le ragioni scientifiche sottopone al controllo di una pratica illuminata, è la più bella tra tutte le scienze. E anc6ra nel '95 scriveva: Mi saluti tanto Gino, il solerte agricoltore di Fauglia e gli racco– mandi di non stancarsi mai della gleba .... che è la madr.e del genere umano. Vide, come pochi allora, l'inattualità del socialismo come era inteso dai politicanti superficiali guidati più da ambfaionè che da vero amore per il pa-ese. Il 21 settembre del '95, cos.i scriveva alla sig,nora Gioli : Leggo un libro molto bene scritto dal Leroy Beaulieu, stato già mi– nistro in Francia. J<'J un· libro borghese ma che pure concedlélall'evidenza dei fatti e sembra scritto con assai sincerità e buona fede. Certo è che il socialismo se è scientificamente vero nella critica, è assolutamente falso nell'applicazione dei rimedi, poiché tende non ad armonizzare ma a, sopprimere, riduce~do il mondo ad una comunione che, già difficile nel comunismo monastico, è assurda addirittura, allo stato di una società bisessuale .... con tutte le conseguenze che ne derivano .... Legato di amicizia con gli esponenti più in vista del movimento democratico fu s:Ìlilcero estimatore ed amico del Bovio, di cui oosì racconta nella lettera del 18 luglio 1894 alla signora Gioli : I giorni che il Bovio fu a Firenze li passai assai bene, perché la Teresa non fu tanto malata ed io potei stare bastantemente con lui. Però, tra la moglie, i figli, gli ammiratori, i comici, i socialisti, i car– cerati, gli infelici, De Felice (De Felice era stato arrestato per ragioni politiche), la futura, recita del San Paolo, tutto ha contribuito a farmi poco godere l'amico. Alcune scene sono state saporitissime; questa per esempio. In un salottino erano il Bovio, la moglie del De Felice e la figlia maggiore che è molto carina intelligente ed è un tipo di gra!l,de energia concentrata. Esse facevano premura per il prigioniero ed il Ilovio alla moglie diceva, confortandola : « Farò tutto quello che po– trò cercando di ,salvare la libertà e il .decoro dléll prigioniero, per– ché io non posso ridare un cadavere a,lla famiglia ». Gli occhi della bambina scintillavano e le labbra fremevano mentre gli (?CChi della BibliotecaGino Bianco

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