Pègaso - anno III - n. 3 - marzo 1931
Diego Martelli, l'amico dei << M cwchiaioli » 315 In mezzo agli artisti francesi gli pareva di rivivere le ansie, gli entusiasmi e la dura vita degli artisti la.sciati a Firenze. Scri– veva a Oecco GioH nel settembre 1878 : .J~~ Mi sono tanto arrabattato che ho persuaso il mio amico Pissarro ··a mandare all'~sposizione della Promotrice (a Firenze) due quadri, uno più impressionista dell'altro.... Ma siccome Pissarro è povero come Giobbe, ho spedito la cassa dei quadri a Pisani con comminatoria di - faJ'gli fare la cornice. Stante però la qualità &trana di questa pittura, è necessario di prevenirvi perché allo scoprimento del fatale invio la signora R., caso mai fosse incinta, non si sconci e le bambine non si impauriscano; ed al medesimo tempo gli amici non abbandonino queste tele senza combattimento.... Sp_ero che non sarà inutile per voialtri ve– dere lo strano modo per il quale questi artisti cercano di raggiungere l'effetto, ma, che solleverà molte discussioni tra voialtri. Non occorre dire che il Pissarro, stante la sua fenomenale miseria, e il suo modesto carattere, è pronto a rilasciare i quadri in vendita, a piccolissimo prezzo. E finisce dioend'o : « Coltivo la conoscenza col Pissarro e lo amo)). Non si può dire che i -due quadri -del Pissarro entusiasmassero gli artisti di Firenz;e e sollevasser,o le feconde discussioni che spe– rava il 1 Martelli. Sappiamo quello che ne pensò il Fattori, ma lo strano è che anche il Signormi non combatté molto per quelle tele. Irntainto a Parigi il Martelli iIJ®Sava sempre più a,d una i!Iltima col– laborazione spirituale fra gli artisti francesi e quelli italiM1i, e di ciò scrive a Oecco Gioli il 13 ottobre 1878 : Ho trasportato a cas,a,mia e collocato alle pareti quasi tutte le cose di Fattori e le ho messe accanto a due pitture francesi, una del Pissarro ~d una del Morcau .... Però mi conforta il pensiero che le cose del nostro Gianni ed anclle uno studietto del « Nappa cane » (Zandomeneghi) ci stanno bene a fianco, dimostrando la vera stoffa di artista che il Fattori possiede. Da questo mi è venuta l'idea di far€ una piccola raccolta in– ternazionale di impressionisti, ed ho scritto a ]'attori perché mi mandi un pezzo di tela o di tavola dipinta dal vero di Cannicci, di Signorini e di Ferroni e lo stesso dico a te, e ad Eugenio, ché in tal modo mi gioverei del contrasto e del confronto.... Qualora tu volessi sapere cosa fanno qua i rivoluzionari dell'arte, ti posso fornire degli studietti graziosi dai venti ai cinquanta franchi l'uno, e così anche tu puoi mettere assieme una bellissima e giov,e.volepiccola galleria .... Facilmente alcuni impres-, sionisti manderanno delle cose alla Promotrice ; se tu sei a Firenze, pro– cura che questi ·quadri siano messi assieme in una delle salette del primo piano ed accompagnati dai vostri lavori, che in tal modo si possa vedere tutta una sala- di pittura che non si ammazza l'una con l'altra. Tivoli manderà una buona cosa, ed esporrà anche Pissarro. Fu certamente una generosa illusione quella di Diego Martelli di poter unire amche spiritualmente i due gruppi di pittori che operavano a Firenze e a Parigi, Hlusione piuttosto del sentimento BibliotecaGino Bianco
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