Pègaso - anno III - n. 3 - marzo 1931
314 B. M. Bacci fiori bevono della birra, del grog e se ne vanno schiamazzando come le pass~re. Intanto a Graziella si sviluppano degli intensi dolori alle gambe per cui non può reprimere il pianto. Le vien detto: « Vattene a le~to ». « .Se lo avesse», risponde un'altra. Eò. allora si fa da Zandomene gh1 una modesta colletta, che le mette in tasca cinque franchi. Un suo veccp.io amico le dice cose graziose, le paga .un latte caldo e sparisce. Io e gli altri seguitiamo i nostri discorsi. Manet mi dice: « Vo·us n 1 avez pas ça e1i Italie », e alle undici, secondo il solito, mi alzo e vengo a letto dando la buona notte a Graziella che non era ancora in grado di camminare .... Ancora. a proposito di Signorini aggiunge il 17 giugno del '78: Presto tornerà in Toscana il Signorini .e, da quanto mi dioe, non sa,rà ò.ifficil(:)che venga a far loro una visita.... Quando sarà. con loro il ,Signorini le vanterà: 1) Come l'arte italiana sia al di sotto di tutte le altre nazioni anche della Grecia e ùel Portogallo. 2) Che in arte bisogna sopratutto essere sinceri. 3) Noi siamo compagni in tutto e per tutto ai parigini (noi di Firenze) tanto è vero che di corto essendoci stata una esplosione di fuochi di artifìzio nella rue Revanger a Pp,rigi, che ha rovinato tre case, anche a Firenze c'è stata l'esplosione della provvista dei fuochi per ,San Giovanni.... Con la stessa esattezza di ragionamento parla di arte e prendendo a, sostegno della sua tesi favo– rita la bruttezza dell'esposizione italiana, trova degli argomenti simili a questo: dove c'è un quadro più uggioso di qu(:)llo di Loiacono, messo accanto a Courbet? fotanto allldava sempre più legandosi OOIIl gli artisti framcesi. Sempre alla signora Gioli in una lettera del luglio 1878 scrive: Qui se ressenible s 1 assemble, dice il proverbio, ed io mi sono molto lègato con un simpatico impressionista che è uno dei 'Più forti della briga,ta e si chiama Pissarro. Con lui fui giorni sono da un patissier che ~a una collezione di quadri che per la maggior parte vorrei avere. Facemmo, dopo visti i quadri, colazione con lui e con la sua sorella che è una delle più belle ed eleganti giovani che ;:i,bbiaveduta a Parigi; e rimasi attonito di questa nuova faccia della vita parigina, cioè di un p?'s~iccere artista nell'anima e poeta, e di una « brigidinafa >> elegante, d1stmta e bella, con le mani degne di Maria Teresa d'Austria. Questo forno è uri piccolo cenacolo di artisti intransigenti. Però tutta. questa gente .che cerca nell'arte la sincerità non trova da vendere per un soldo. Quando fu fatta una esposizione dei loro quadri, il Barone .e la Baro– nessa de Rotschild domandarono al commesso, il loro franco indietro dicendo che ,erano stati derubati pagando venti soldi per introdursi i~ una esposizione tanto indecente; e così della gente che ha del merito, muore di fame. Fra questi D(:)sbutin, cui l'arrivo della figlia ha procu– rato nuovi dolori ed una esacerbazione della miseria .... BibliotecaGino Bianco
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