Pègaso - anno III - n. 3 - marzo 1931

278 A. Palazzeschi - Stampe dell'Ottocento: la sora Vittoria sopratutto per farmi sentire il suo attaccamento. Quindi arrivava Sandrino ed era la solita manovra. di caricare la diligenza, colla famosa macchina che svilleggiava anch'essa; e questa volta il carico era più considerevole e complesso per l'aggiunta delle provviste in– vernali fatte lassù, frutte, fichi secchi e olive, conserve e marmel– late che dovevano stare insieme e in vista per facilitare il lavoro alla gabella. E già sulla diligenza carica mi afferrava la mano: « Sii buono! sii buono>> mi ripeteva un'ultima volta. All'altro fanciullo, che pure aveva ricoperto di doni e di carezze partendo, aveva detto addio, addio solamente: « Addio a presto, ti verrò a trovare a Firenze>>. A me ripeteva con tenacia: « Sii buorio >> fino alla fine. E quando già partita la diligenza, e già in fqndo alla salita, la piccola :figurina, nera agitava dolcemente dall'alto su di me la mano rigida e scarna : « Sii buono >> ripeteva anc6ra. ALDO PALAZZEJSCHI. BibliotecaGino Bianco

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