Pègaso - anno III - n. 3 - marzo 1931
H. FAUCONNIER, Ma,laisie 383 misteriosi riti locali. (E ivi sopratutto -si misura l'immensa distanza, sensibile in ogni punto del libro d'altronde, tra uno scrittore d'oggi, preoccupato essenzialmente ili obbiettività e di comprensione esatta, nel rendere quasi palpabilmente quell'atmosfera, e le preoccupazioni volte a un pittoresco sentimentale ed esteriormente musicale, di deco– ratori alla Loti). Smai1 par rimettersi a poco a poco; ma un giorno egli scompare : è fuggito giù per il fiume; portandosi un « kriss » con– sacrato. Pr,esto giunge notizia che egli ha colpito a morte il ragia. E l'amqk, la follia malese (i Malesi, gente moHe, aveva detto Lescale. Molli, si, ma come è molle la dinamite, era stata la risposta di Rolain). I fumrdel sangue persuadono l'assassino a uccidere senza tregua, in preda a un furente delirio, sin che egli stesso non ,ca;da. I due amici partono sulla loro vecchia auto per tentar di salvare •Sman. Ne trovano le tracce nella giungla. E poi, eccolo improvvisamente comparire in fondo alla strada del villaggio, figurina, esile nella luce ordinaria del giorno, tra– scorrente rapida, col braccio alzato, armato, a colpire. Rolain gli si para dinanzi, le braccia aperte, per fermarlo. L'amico all'ultimo mo– mento non regge all'attesa, si butta in mezzo, è colpito. In quella so– praggiunge una squadra di poliziotti per pigliare l'assassino. Rolain tenta di sottra.rlo, lotta, poi vedendosi sopraffatto, piuttosto che abban– donarlo all'obbrobrio della forca, gli immerge il « kriss i> tra le s~pole. Fuga in auto, guidata dal ferito in delirio, che a un certo momento , sviene, per svegliarsi poi su nella casa ili Rolain. Ohe farà costui ? La– sciarsi arrestare, subire il processo, l'umiliazione di spiegazioni e discus– sfoni pubbliche, adattarsi a un «giudizio» ? 'rutto, piuttosto che questo. Scomparirà dunque, un'altra volta, come dopo quella notte in trincea: e l'amico spossato sente come in sogno quella voce che gli comanda, mentre s'allontana: « Dormi , dormi.. .. ». <e Teologia della rivolta individua.le .... Bibbia dell'ar.done lucida op– posta al pensiero che si d ecompone i n sensazioni.... L'azione-polizza d'assicurazione contro il conformismo-prigione .... E tutto è prigione .... La casa, la nave, l'istituto, la giungla, il destino, e ·sino la vita mede– sima .... ». Queste parole ispirate a un giovane critico da La Vaie Royale, come si vede potrebbero (differenze di grado a parte) applicarsii anche a codesto Rolain del Fauconnier. Ma per tornare all'altro polo del libro, quello candidamente docu– mentario, noti.amo l'interesse di certe considerazioni sulla poesia dei Malesi, che fanno pensare per analogia a quei singolari studi dedicati alla poesia dei Malgasci da Jean Paulhan, che sollevano tanti mai pro– blemi ili linguistica, di psicologia, di estetica. E le analogie che gli esempi addotti danno modo di rilevare tra le due poesie in questione, permettono anche di ritenere Legittimamente che le osservazioni del Paulhan non sono valide solamente per una poesia particolare, quella degli indigeni ili Madagascar, ma riflettono tutto uno stadio primitivo della poesia, o della poesia diei popoli primitivi, se cosi si vuole. Da quanto precede dovrebbe risultare per approssimazione un'idea dello stile del Fauconnier, anche se non se n'è ancor parlato. La sua scrittura è Limpida, non aliena talvolta da immagini e metafore alla Gi– raudoux, ma sempre a,ssai sobrie, e senza quella insistente merlettatura, "bliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy