Pègaso - anno III - n. 2 - febbraio 1931

I capricci dt!ll'Adriana 189 fresca e leggermente umida che è propria delle serate di mezza sta– gione dopo una giornata di bel tempo. Il sole, vicirno al tramonto, sfuggito a una vetta arida e impervia, la cui falda scoscesa conclu– deva i[l quel punto la catena dei mo[lti, calava sulla, piamura in un trio[lfo dorato, e le [lUVolette leggiere ('he se ne andavano veleg– giando a fior delle creste, ne portavano per il cielo i trasparenti e liquidi colori. La costa di frmte, che partendo da poggi e colline saliva a mano a mamo ,or lenta or veloce sino a doventare montagna, ne era tutta illuminata, e il dissimile verde dei prati, dei coltivi e della boscaglia, era dimenticato, soffuso di quell'oro. Si udivano ca,nti dalla campagna, grida e schiamazzi, e rumori più forti giu[l– gere dalla borgata; c'era nell'aria un desiderio di chiasso, una fretta allegra, quasi le ultime convulsioni di una vita prossima a finire. Sull'aia i polli ormai sazi si avviavamo ad uno ad uno verso il pollaio, soffermandosi ogni tanto a beccare sul terreno quel qual– cosa che attirasse la loro attenzione, e soltanto per abitudine, che dop•o due o tre beccate lo lasciavano e proseguivalllo; alcuni si sbir.– zarrivano dietro un volo d'insetti, poi tolìnavano in rango. All'im– bocco del viale, la carretta, attendeva con alle stainghe un ciuco tutto brio; li presso il giovame contadino colpiva c-m la frusta un pa– gliaio, e ne sprizzavano pagliuzze che cadevano torno tolìllo sul– l'erba. Si era vestito a festa, indossava Ullla giubba di lana verde e una fascia rossa gli circondava la vita. L'Adriana si diresse in– -0ontro alla massaia che, vedendola uscire di casa, si affrettava verso di lei. - Vi ringrazio, buona donna, - disse la cantamte, - e vado via, poiché vedo che la carretta è pronta. Domani vi manderò qualcosa per il disturbo che vi ho dato, e sarete contenta di me. Lo darò al Yç>strofratello stalliere, perché ve lo consegni, se mi direte il suo nome. - Si chiama Andrea, - disse la buona donna, - e la signora potrà domamdare di lui al Signor Battista, che è il capo ,dei came– rieri. Ma non c'è bisogno che la signora si scomodi, - aggiunse con un tono di voce che voleva significare il contrario. - Grazie! - ripeté l'Adriana e s'avvicinò al carretto. Il gio– vane aveva disteso sulle tavole della paglia, e sopra aveva gettato una coperta; quamdo l'Adriana montò, trovò un assai comodo gia– ciglio. Sedette nel bel mezzo, appoggiandosi su di un .fianc-oe fa– cendosi puntello del braccio teso; il giovane disse : - Si va, - t' preso il ciuoo per le briglie, s'avviò. La carretta si mosse e imboccò il viale; la buona donna stava con le mani sui fianchi a vederla allorntam.are, poi fece qualche passo da un lato e il pagliaio la na– scose, di lì a poco riapparve e l' Adriaina la vide entrare in casa. Raggiunto il cancello che metteva sulla strada, il cmtadino fermò il barroccio e appoggiandosi con ambo le mani alla stanga fece un BibliotecaGino Bianco ·

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