Pègaso - anno III - n. 2 - febbraio 1931
140 F. Salata si non récompensés, (1//,tmoins recon,nus) et q,ue justice me fut rendue >>. Di quest'opera confortatrice della madre, che lo ammoniv~ anzi– tutto al dovere di dif~dersi e di rnon compromettere l'avvemre del figlioletto (il « notre VictOf')) della lettera materna, il futuro primo Re d'Italia) di questa benefica,, provvidenziale influenza della ma– d're in quell;ora di scoramento e d'incertezze, la prima delle nostre lettere che è del 7 maggio 1821, offre nobile testimonianza. La Principessa, già passat·a a muove nozze con il MQ[ltlé~,rt, è a Vienna ool seoondo marito, impegnata ad ottenere per lm la dignità prirncipesca ereditaria e per sé uno ,scambio di suoi beni in Galizia con urna signoria irn Boemia. Dal 24 dicembre dell'anno prima ,non ha avuto notizie del figlio sino al 25 aprile. Non abbiamo questa lettera di Carlo Alberto che sarebbe stata preziosa. « Qite d'événements dans ce si l01ig intervalle pow -le coeitr d)ivne mière )), - esclama la Principessa. In tutta la lettera, per i sentimenti che esprime e i consigli che dà al figlio, essa giustifica, al di sopra di affrettati giudizi su alcurne esteriori vioende di quella vita tanto agitata, un giudizio sereno che _si legge, per un periodo di poco precedente, nelle M ernorie di Alessaiildr,o di Saluzzo : avendo se– guito da vicino le cure della Principessa per l'avvenire del figlio, egli esalta in lei « l'ame forte, les sentiments élevés et le coeiw chaud>>. La lettera di Carlo Alberto non è la risposta a questa della madre, che pubblichiamo. È di un anrno dopo: 11 maggio 1822. Che nel frattempo sia corsa altra corrispondenza tra madre e figlio, può de– sumersi ,dalle stesse prime parole del Principe. L'ultima lettera della madre, che purtroppo ci malilca, lo deve aver turbato. Egli cerca la, spiegazione di quel linguaggio insolito e crede di averla trovata. Non dubita punto che sia effetto del « passage de certdnne personrn·e à Vienne >>. Chi sarà la persona che può avere suscitato dubbi o in– certezze inell'animo della madre, prima sempre così sicura del con·– tegno del figlio? Ci ·socoorre a rispondere un'altra lettera di Carlo Alberto, inedita pur essa e che tale dovrà rimam.ere probabilmente per molto tempo. ,Scrivendo il 2 maggio, proprio in quei gforini medesimi, in cui dovette aver rioevuto la lettera della madre, ad una inobHd:onrna straniera, sua a.mica fedele sino alla morte, egli dice 00111 una punta di ironia: « Il faut q11,e la Bain,te Famille Baliwes se soit occupée avec un grand zèle de 1noi à Vienne; ca,r j' ai reçu de ma mère 1ine lettre d)un genre non acoo,utumé >>. L'allusione è chiara. Era stato in quei giorni di passaggio a Vienna, co!ll la consorte, sino a poco tempo prima dama d'ella Principessa di Cariomano il 0onte Ales– sandro dii Saluzzo, diretto a Pietroburgo in ~issi~ne di ministro plenipotenzfario del Re di Piemo!llte. Tutore provvido del Pri,ncipe BibliotecaGino Bianco
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