Pègaso - anno III - n. 2 - febbraio 1931

L'anno di Carlo Alberto 139 mia abdicazioner se mai sorgesse una guerra, oontro l'Austria, a,e– correrò spontaneo, anche qual semplice soldato, tra le file dei di lei nemici)) (Risposta. all'indirizzo della Ca.mera dei Deputati). « La divina Provvidenza non ha permesso che per ora si compisse la rigenerazione italiana. Confid,o che non sarà che differita .... e che un'avversità passeggiera ammonirà solamente i popoli italiani a<llessere un'altra volta più uniti ,ond'essere 1nvincibili )) (Risposta all'incliriz110 del Senato del Regno). Quale breviar1o e qualé codice per i soldati, per i citta<lini della vecchia e della nuova Italia! Premio ai lettori che m'hM1no .seguito in queste il1ote, offro due lettere inedite, una di Carlo Alberto alla lfa.dre, Maria Cristina Al– bertina di S.av• oia Carig1nano nata principessa di .Sassonia-Cur– lMld; l'·altra della Madre al Figlio. Sono rarissime, per non dire uniche quelle che si .conoscono in testo integrale, le lettere tra Madre e Figlio. Appartengono, entrambe, al ,periodo più doloroso della vita del Principe, al biennio 1821-22. Non le abbiamo tratte da– gli autografi che forse non esistono più. Sebbene affidate a mani che dovevano sembrar sicure, non isfuggirono all'intercettazione del Ga– bim.etto Nero della Ca.ncelleria aulica viennese. Copiate fedelmente, come può convinoersi chi abbia esperie1.111a d'altre intercettazioni del tempo contr•ollate di sugli originali, le lettere son state fatte, come soleva, proseguire a destinazione, le copie in gran mh,tero consegnate al Prirncipe di Metternich, che le ripose e oonservò gelosamente in quel fascicolo verde sul Carignano che egli andò via via formando con cura personale im.quel biennio di ansie e negoziati dopo i moti piemontesi e che, sappiamo, portò con sé al Congresso di Verona e voleva avere sempre nella sua sala di lavoro e consultò anche il giorno in cui si preparava al drammatico colloquio con Federico Confalonieri avviato •allo Spielberg. Confinato per volontà del Re Carlo Felice presso il suocero, il Granduca di Toscana, a Firenze, che egli chiamerà, forse senza ironia, « charma11,tséjour d'exile )); costretto (sono anc6ra sue pa– role) ad una « rie cle realus )) o da « ahevC1Jlier proscrit )) 1 noi sap– piamo quanto conforto Carlo Alberto avesse in quegli amni dalla madre, se pur lontana. In una lettera del gennaio '22 al fido D' Au– zers, ravvicinando alla madre la sposa, esclama: «,Pai déjà de grands sujets de aonsolation,: une mère, nne femnw, camme celles -qiie j'ai! )). Il 4 luglio del '21 aveva scritto all'amioo De Sonnaz: « Le coeur 11,0,vré de déplais-irs Mi arriva·nt à Floren.ce, je vo1ilais déjà tout abandonner, ne m.e souciant meme plus de la rép1ttation dans un pays où je n' avais tro1ivé que perfidie dans tous les partis .... Mais, ju.squ'à p'résent, j'ai vrairnent attendti, pour complaire au désir de ma. mére, q11i,avant mon départ vondra·it voir rnes services, BibliotecaGino Bianco Fondazione Alfred ~win' Biblioteca Gino Bianco , /

RkJQdWJsaXNoZXIy