Pègaso - anno III - n. 2 - febbraio 1931

L'anno di Carlo Alberto 137 Vogliamo accennare alle Memorie segrete del conte Cesare di 0astagnetto. Per molti anni, a questo fidatissimo maggiordomo Carlo Alberto non solo co,nsegnavia per iscritto i suoi pensieri più intimi, ma, adoperandolo come segretario unioo nel carteggio più geloso e segreto, affidava compiti politici importantissimi. Il 0a– stag,netto scrisse in forma di giomale ben centosette fascicoli di Me'llwrie, che im.quindici o venti volumi, corredate di. molti docu– menti originali, di centoquarantadue lettere autografe del Re a lui, di voluminose oorrispondenze fra il Re· e molti tra suoi mini– stri e altri tiomim.i politici, sono dallo stesso Oastag,netto, non senza ra,gione, chiamate « la storia di quel tempo>>. Luigi 0ibra– rio che solo poté, per ordine di Re Vittorio Emanuele II, scor– rere quegli immensi diari, lasciò scritto che in essi avevia trovato « non solo la storia, ma la fotografia del Re>>. « Tanto segreto che nessuno lo c,onosoo>>,dice di questo suo «giornale>> lo stesso 0asta– gnetto. Ma, confida che non resti « eternamente sepolto>>. Né basta, né giova, che se ne possano conoscere solo quei frammenti che il Cibrario lasciò trascritti fra le sue carte, « vinto, - come gli fu rim– proverato, - da una tentazione più perdonabile che imitabile>> 1 ). Interprete del pensiero dello stesso 0ibrario, anche Federico 0dorici esprimeva nel 1872 la, speranza che quei « materiali importantissimi emergano un giorno a gettare sulle origini venturose della italica rigenerazione una luce che squarci la nube di cui sembrano .av– volgersi>> 2 ). 1) N. BIANCHI, Scritti e lettere di Carlo Alberto (in « Curiosità e ricerche di storia subalpina ii, vol. HI, Torino, '1.879,pp. 746). 2 ) Le lettere del Castagnetto qui richiamate, ,sono dirette al Cibrario e stanno nel volume (divenuto rarissimo) di FEDERICO ooRicr, Il Conte L. Cibrario ed i suoi tempi. Memo1•ie storiche, Firenze, 1872, pp. 164-168. Il giudizio del Cibrario è riferito in una lettera del Castagnetto- a Giorgio Briano, pubblicata dal Luzro nel volume Carlo Alberto e Mazzini (Torino, 1923, p. 510) ed. ora riprodotta in un suo articolo sul Corriere della Sera ( 4 gen– naio 1931). Il BRIANOaveva chiesto al Castagnetto notizie sulla sua vita e sulla sua opera politica presso Carlo Alberto, per comporne, evidentemente, uno dei volumetti della nota collezione I contemporanei ita/.iani - Galleria nazionale del secolo XIX (Torino, 1860 e segg.), alla quale il Briano aveva dato le biografie di Luigi Lagrangia, Roberto d'Azeglio, Silvio Pellico, Cesare Alfieri di Sostegno, e d'altri. L'edizione delle Memorie segrete sarebbe anche degno riconoscimento delle benemerenze del Castagnetto, la cui modestia lo aveva indotto a rifiutare, consi– derandolo atto di « presunzione o imprudenza >l rispetto alla figura del Re, ogni elemento che valesse a mettere in luce la sua persona. L'interesse politico eccezionale dei carteggi che il Castagnetto teneva per incarico del Re, risulta, ad esempio, dal Carteggio Casati-Castagnetto (19 mar– zo-14 ottobre 1848) pubblicato da VIITORIOFERRARI(Milano, 1909) sulla base di copie tratte, per gli autografi del Casati, da questo fondo della Biblioteca di S. M. il Re a Torino. BibliotecaGino Bianco

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