Pègaso - anno III - n. 2 - febbraio 1931
226 A. Panzini Ma Sadova può ,esser~ anc6ra cancellafa.. Il giorno 4 luglio 1866, subito dopo la notizia della vittoria prussiana, al castello cli Saint-Oloud, è riunito il consiglio dei ministri sotto la presidenza _dell'Imperatore. Assiste anche l'imperatrice Eugenia, e sarà poi lei, questa longeva, a raccontare, molti anni dopo, a Maurizio Paléologue quella drammatica seduta. L'Imperatrice ansiosa chiede al ministro della guerra, maresciallo Ranclon : « Siamo in grado di fare immediatamente una dimostrazione militare •sul Reno ? ll. « 1Sì - risponde il maresciallo, - noi possiamo concentrare al– l'istant~ 80.000 uomini sul Reno, e altri 250.000 tra una ventina cli giorni ll. L'Imperatore sta muto. Il ministro Drouyn de Lhouy sostiene l'azione immediata contro la Prussia. L'Imperatrice ricordava che in quel momento la sorte della dina– stia e l'avvenire· della Francia dipendevano da quella decisione suprema. Il consiglio dei ministri delibera la concentrazione immediata di 50.000 uomini sul Reno e l'ultimatum alla Prussia. Le Camere saranno convocate immediatamente p~r i crediti necessari alla mobilitazione del– l'esercito. Queste deliberazioni saranno pubblicate domani sul Monitore del– l'Impero. Ma la dimane, il Monitore non ha pubblicato nulla; l'attimo è pas– sato, l'Imperatore aveva mutato consiglio. « La fortuna una volta sola viene nella vita degli individui e nella vita dei popoli ll. Parole memorande, anche p~r la persona che recentemente le ha proferite. La fortuna era passata, e a che pensava l'Imperatore ? La fortuna passa con la chioma ,sciolta; ma non dice : « prèndimi ll, ma non desta que,lli che sognano. Molti anni dopo, Bismarck confidava così all'ambasciatore france.se: « Io non_comprendo anc6ra perché l'esercito francese non abbia paissato il Reno nel luglio 1866, mentr,e eravamo impegnati tra le montagne della Boemia. E quando dico l'esercito francese dico troppo, una semplice div1sione di 15.000 uomini sarebber? bastati! La ·sola appadzione dei vostri pantaloni rossi nei ducati del Baden e del Palatinato avrebbe solle,vato contro la Prussia tutta là Germania del Sud. Durante questo tempo le belle truppe dell'arciduca Alberto, dopo Oustoza, avrebbero avuto tutto il tempo di rafforzare l'esercito cli Benedek. Allora noi sa– remmo stati perduti. Non so neppure 1 se, avremmo potuto coprire Berlino ll. E l'impresa del Messico ? :È un lento Calvario che va dal 1861 al 19 giugno 1867, in cui l'imperatore Massimiliano fu fucilato a Queretar·o. Il terrore, il rimorso, l'angoscia, il senso dell'impotenza avvolgono Napoleone. Shakespeare e Sofocle ne avrebbero avuto materia cli tra– gedia. BibliotecaGino Bianco ·
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