Pègaso - anno III - n. 2 - febbraio 1931

La figlioccia 213 . La ragazza ulivastra ebbe pietà di quei piedi scalzi: si tolse lo scialle dal collo e, stando in ginocchio, ravvolse con quello i piedi della Santa. E stette con le braccia chiuse intorno a quei Santi Piedi, riscaldandoli col suo ardente amore, lacrimando di gioia. Quamdo ebbe fillliio ,di piangere, nel gram.a-ionon c'eram. più fra– stuoni. Soltanto il vagito del neonato, di tratto in tratto, si faceva sentire. Sant' Aill'Ila disse : - iMe ne posso andare. Chiama il padrone e digli che spetta a lui di dare l'a,nima a questa creatura,. Sant' Alllna non c'era più, e tra le braccia della ragazza ulivastra c'era lo scialle, bag1I1atodi pianto. Alla bambina., nata all'improvviso, avevano provveduto le cogli– tore alla meglio. Qualcuna con l'esperienza propria, altre con l'istinto che madre natura ha dato alle donne. Ma la puerpera stava male e la b3imbillla aveva molto sofferto nel nascere: la testa bislunga, già tutta ri– coperta di riccioli 01eri, pareva, ,di pasta di pwne, e le coglitore ten– tavano di arrotondarla prima che si raffreddasse. l\fa nel compri– merla col palmo della maino, parve la bambina rimalllere senza sensi. Poi si riebbe. Ma la testa ritornava a deformarsi in lungo e le donne era,no preoccupate : --- Se si trattasse di un maschio, tira via, ma una donna con una testa così. lunga sarebbe un mostro. E lì, dài a rimodellarla : zigomi, fronte e cucuzzo. Pareva che ci fosse tutto da rimpa,stare e mf'ttere illl forno. Tra una rimpol– pettatura e l'altra, la mamma che sentiva ,gèmere la sua bambillla si raccomoodava-: - .Se sta male, chiamate 1llil. omo. - Non pen– sava a .sé, che per quanto avesse la febbre e si sentisse tutta fiaccata · nelle ossa, 'diceva : - Non sarà nulla. Io a far figlioli, ci SOlllO avvezza. Ma la mi' bimba non c'è avvezza, a soffrire. La ragazza ulivastra era rientrata nel grooaio, a cose fatte. Come trasognata, guardava le coglitore intorno ad un tavolino sul quale era stata posta una coperta piegata in quattro. E lì era supillla la bimba già fasciata, con le mani e tutto dentro la fascia. Pareva che la bimba <lesse pochi segni di vita: soltanto quando le tocca.vooo la testa a pera, la bimba apriva la bocca e gemeva come se si fosse trattato di un giocattolo di gomma a sorpresa .. La :mamma seguitava a dire: - Io SDffropiù per lei che per me. Una delle coglitore sussurrava: - Paradiso beliledetto ! E la ragazza ulivastra riandava fantasticando dell'apparizione, si accostò al letto della mamma e prima che potesse parlare, la puerpera le disse, scambiandola for~e per un'altra: - Glielo avete messo un J){'7,ZO di « lume in Uristi )> tra le fasce? BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy