Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931
76 E. Pea Vecchio: - ... Chi lo ha detto che il deserto è un monte? Ra,gazzo : - Se Iddio sentiva le mormorazioni degli Ebrei stamdo in casa .... Ma il vecchio irnterruppe ridendo: - Vedi? vedi come nasc,ono le fole ? Dunque tu imma,gini un Iddio sulla porta di cas•a, irnorec– chito a quello che dlicev·amogli Ebrei contr-o di Lui, arrampicamdosi sul monte, la cui cima doveva quasi confinare con la soglia del suo portico. Ma la co,sa va diversamente. Prima di tutto il deserto è un mare di sabbia su cui non cre-sce nemmeno un filo d'erba. Da qua– llllllque parte· tu guardi, la sabbia gialla tocca gli ,orli del cielo. L'an– dare è faticoso perché si cammina sulla sabbia mossa e brucente. E le orme si cam.cellano appena soffia il vento Ghibli. Allora, pare che il deserto ridiventi mare, le dune si frunno e si rifrunno, si ricom– pongono, come gli ondoni del mare vero in bonaccia. È irn questo deserto che gli Ebrei rimasero quarant'anni a dire male di Dio, e di Mosè e di Aronne che eraino i caporioni della spedizione. La favola è lunga, ma io te la racco1I1teròin tre balletti, via via che si sale. E i111cominciò. - Il popolo ebreo era schiavo ,dei :B"'ar3JOllli in Egitto da più di quattrocent' an111i. A questa ci.fra il ragazzo ,si fermò, si voltò e guardò il vecchio. - Ma erano anni di quel paese là-ma-mai, - dìsse .subito il vecchio e riprese : - Faraone che era libero pensatore come me, li teneva bene gli Ebrei, ma 11100 sapeva che questi Ebrei avesser,o, un Dio, proprio per co111to loro. E su questo argomento ci ,si divertiva da quattrocem.totro ot'anni, qurundo, scherza oggi ,scherza domani, il Dio degli Ebrei poo.sò bene di farsi cono,soore. · Quando il popolo si desta Dio si mette alla sua testa. Cos,ì nacque il pFoverbio: che Dio nOiil pag-a il sabato. le di– sgrazie in casa di Faraone cominciairolllo a prendere il sopravvooto sulla prosperità, ed in quattro e qua,ttr'-0tto, ora colle piaghe, ora oon le cavallette, ora colil i mosco111i e con la foschia, ed ora con la morte dei figli primogeniti, Faraio111e si convinse che era meglio levarsi di casa la jettatura: chiamati Mosè ed Aro111ne, che eramo due fratelli lesti di cervello, disse loro: « fo non sono amante di rivoluzioni. Sono staaico di piaghe, di cavallet·te e di ebrei : piglia– tevi i vostri fagotti e ·ritornatevene ai vostri paesi. Andate a cer– carvi un altro Paraone di casa vo,stra, che vi mwntooga per quat– trocentotrent'arnni come ho fatto io con voi. E se vi riesce, ricom~ pensatelo poi COIIl le cavallette, con le vacche magre e coi mosconi. Po,rtatevi pure via le bestie e le bibbie)). Poi li richiamò e ag,giunse in tornoimperioso: « La via del ritorno la farete traversrundo il deserto : faccio per age'Volarvi. Siccome • BibliotecaGino Bianco
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