Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931

La crisi del Teatro 39 .runc6ra 111el Teatro sintesi di tutte le arti ed espressione suprema della -coscienza d'un popolo, ci ha chiesto: cc fatemi vedere u111 vostro Tea– tro>>; e noi abbiam dovuto rispondergli arrossendo. Questa sì, è -vergogna vera. Non è pensabile che l'ansia di giovinezza ·oggi diffos 1 a 111ella1110- stra atmosfera, che il desiderio di rimnovamento oggi cosi bramoso in tutt'i campi della vita italiaJlla, solo in questo debba aoquetarsi .all'ig1J.1obilestato di fatto, e rassegnarsi passivo all'i111erzia. •Si dirà -che l'ora è critica? Ma il decreto che riformò, cento e diciott'an111i -0r sono la Oomédie-Française, si chiama tuttora il decreto di !Mosca per questo -semplice motivo: che Napoleone lo firmò in un'ora, per lui, alquanto più critica della [}Ostra, e cioè sotto le mura dellaca– pitale russa. Oppure si ricord~rà che il Capo del Governo hç1,am– mornito irn questi giorini gli italiani a non dom3Jllda-re spese ,di lusso ? Ma l'arte non è un lusso. L'arte è un mezzo di vita, spirituale ed :anche e0onomica; ed è, per di più, Ulll mezzo di oonquista e d'impero. E fu scritto una v,olta che la città dove norirono i più alti -capolavori drammatici dell'antichità, Atene, aveva speso per il suo Teatro più che per la sua flotta. Ora noi 1110111 ci s-ogneremmo davvero ·dì chiede.re allo Stato per il Teatro i denari che, doverosamente, si )Sp endono p er una torpedimiera. Solo vorremmo ricordare che quando, 13edici anni fa, la Francia aggredita riuscì a salvarsi tirçLndo dalla :.sua tutto il mon,do, ciò avvein111e 3Jllche per merito di quella sua let– teratura che aveva reso familiare al mondo, oon la sua arte, il suo ·spirito e le sue ra,gioni. Merito 1110111 solo di M-olière, non solo di Mus– set, non -solo dii. Hugo; ma anche del vaudeville di Labiche, della -commedia di de Flers e de Caillavet, e magari della pochade d'Hen– ,nequi111e Bilhaud. Dicembre 1930. SILVIO D'AMICO. BibliotecaGino Bianco

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