Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931
La cris'i del Teatro 23 nata da Reill1ha,rdt, o da Tairof, o dalla compagnia d.'ell' Habinia. (E diciamo en passa1it che perfino l'abbondanza della p,roduzione cill1ematografica è una favola. Per soddisfare alle esigeinze del pub– blico dei teatri, - ossia di pochi milioni di persone in tutto il moodo, - ci vogliono molte déeine di migliaia di spettacoli ogni anno. Ma per ,soddisfare all'immenso pubblico, - centinaia di mi– lioni, - dei frequeintatori di ci!Ilematografi, basta mettere insieme cento spettacoli l'anno, un paio la settimana, da proiettare contem– porameameinte Ì!Il tutt'i paesi. Sotto questo aspetto la ,dovizia, crea– trice del Cinematografo somiglia un po' a quella dell'avaro di Trilussa, che avendo alcuni biglietti da cento lire li metteva ifra d'ue specchi :opposti, e vedeindoli riflessi all'infinito pensava d'essere ricchissimo). A ogni modo il grosso pubblico dei nostri cinema non fa que– stiooi estetiche. A~to ai pochi films belli e amche bellissimi, chP gli arrivan dall'estero, si sorbisce pu1I1tualmente i molti, italiani e stranieri, mediocri o v,olgari. Il trionfo del Cinema, - creaziolile americana, ossia d'un popolo che ama poco la meditata lettura ,e molto la superificiale visione, - è l'indice dell'estendersi d'una mentalità sempre .più distratta e facil01I1a,, incline a godersi la vita alla spicciolata. Esso va di pari passo con quello, pure venuto dal- 1'America, dei fogli illustrati, diffoll1ditori di grossolano piacere visivo. Le ragioni del success'Odel Cill1ema,- 1110n del grande Oi111ema, mettiamo, di Charlot, o dei grandi direttori americami e tedeschi, ma della media, banale produzione ci111ematografica,- sotnole stesse per cui l'insulso giomaletto con le fotografie delle bagmanti in ma– glia vende il centuplo della bella rivista lettera.ria; e s'assomigliano molto a quelle per cui un romamzo di Pitigrilli raggiunge, in un .. anno, una tiratura superiore a quella di tutte l'opere di Giovanlili Verga stampate e vendute iin mezzo secolo. •Sensualità spicciola, a buon merc-ato. La_Censura, oggi giustamente assai più severa verso il Cm ema (il quale si rivolge alle folle) che non verso il J 'eatro (i l qua.le parla, relativamente, a un'élite), s'affam.,nainvano a vigila.re , mutila re, correggere, r3iddrizzare le più pericolose svolte di questo o quel film. È l'essen:m stessa del Cinema,, - almeno com'è stato in– teso, 1110n d'iciamo sempre, ma nella più parte dei casi in questi ultimi 3!llllli,- che è sensuale e corrotta., se non corruttrice : visioll1i di un mondo lussuoso e fittizio, di belle femmine e bei maschi che s'iinseguono per alcove e luoghi di godimento, morbidamente offerte a un pubblko di tutte le classi .sociali, messo in stato d'ipnosi dal buio e da,lla musica galeotta. E per domami il Omema .sonoro e parlato, passando dalla p3illtomima all'operetta, fi111oranon sem– bra promettere gran che di diverso : anzi. Esclusa., dunque, una impossibile rivalità estetica, ma ricooo– sciuta la« cò1J1.correnza >> ecooomica fra, un << divertimento n e l'altro, 6iblioteca Gino Bianco
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