Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931
La crisi del Teatro u di delusione per il presente e di fede e di speranza i.p_ un prossimo o lo111tanoavvenire, ,si è messo fieramente un metteur-en-scène russo, Tairof. Egli ci ha detto chiaro che il vecchio mondo è finito, e che la via nuova l'hwrmo scoperta lor,oi i Russi; la Russia è l'unico paese dove oggi il Teat110 sia in fiore. Per Tairod', tutto il Teatro europeo è putrefatto : e se in Fram.cia o irn Germamia il p,ubblico non se ne aecorge, come se n'è accorto i111 Italia e i,n Inghilterra, tanto peggio pei Francesi e pei Tedeschi. - Come tutti samno noi viviamo, - ci ha: ricordato Tairof, - iill un'epoca di vita illltensa, rapida, frammentaria-, le cui possibilità son moltiplica.te dai mezzi meccanici che abbiamo a nostra disposizio111e. Per questo, llloi non sentiamo 111é ci esprimiamo più come i nostri padr,i. Bisogna che il nuovo Teatr,o europeo si decida a t11ovare lo stile dell'epoca sua,. Della quale un carattere peculiare è, per esem– pio, quello tipicamente « ec0111omico )), di vivere fi agire oompioodo il minimo sforzo per ottenere il massimo risultato. Il còm_pito di una interpretazione moder111a-èdi ridurre tutto all'espressione più semplice, immediat•a ed esse.nziale. - Ottimamente, ,sigmor Tairof; ma che cosa deve esprimere? - L'a!I1ima 111uova. Io 1110n sono bolscevico, non m'occupo di po- litica; ma vedete quel che succede in Russia: uno spirito 111uovo c',è, e il Teatro russo lo esprime. In Amleto, in GiuUetta e Romeo, in Otello e in Re Lear, Shakespeare, e colll lui i suoi interpreti sulla scena si so111 posti i problemi del Dilà, dell'amore, della gelosia-, dei rapporti tra padri e :figli, ecc.; 111aturalmente, come si sentivamo tre secoli fa.. Ma adesso i111Russia quelle opere, almooo nella inter– pr-etazione tradizionale, sono illloomprensibili all'anima di u111 po– polo, presso il quale le teorie comuniste sono state applicate amche all'altra vita: l'anima umana, insegnano a quel popolo i bolscevichi, . so,pravvive alla morte ma 1110111 perso111a,lmente, boosì tor111ando nel seno dello Spirito universale; e l'amore oggi è flirt, ,oppure è espe– rienza e arricchimento dell'io, non già passione r-omantica per cui si debba morire; e la gel-Osia è un'impura sop,ravvivenza atavica, che bisogma vincere ; e i figli verso i padri no111 hmnno doveri, ma solo diritti; ecc. ere. - Morale : a umanità nuova, espressione nuova e arte nuova. Questo, - giura Tairof, - ha fatto la Russia; è perciò ha un ,gramde Teatro modemo. Questo tarda a fare l'Europa; e perciò è sul punto di 111on aver più Teatro. V. Le conclusioni che si possono trarre da tutt0 questo che s'è d'etto, per ora sono due. La prima, è che la cosiddetta decadenza .del Teatro italiano, oggi deplorata come un fooomeno tipico del tempo BibliotecaGino Bianco Fondaiione A}fred LeWin Bi~,ca Gino Bianco , I
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