Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931
La crisi il,el Teatro 5 III. Ora il bello sta iJ1l ques,to: che le medesime lamentele sulla im– potenza a creare il Dramma, o pel' lo meno sulla decadenza, sulla malattia,, sulla crisi del Teatro drammatico, nolil sono affatto un privilegio dell'Italia. A mettere il capo fuor dell' Alpi, si rismtono, suppergiù, in tutt'i paesi del morndo : e 1I10,n da oggi, da secoli. Noi siamo avvezzi a considlerare, per esempi,o, il Teatro francese dell'ottocooto, se non come una foresta d'i.geni}, certo oome 'Una stu– penda fioritura di talenti, che da una nazione la quale .si trovava iJ11 condizioni profondamente diverse dalle nostre, - unità politica, borghesia agiata e colta, vita nazionale accentrata a Parigi, - si diffuse, tra l'ammiraziooe generale, in tutto il mondo. Anche la– sciando da pa,rte, al morire del settecento, il gran fenomeno Beau– marchais, che in certo senso ria.ssume e colilclude la Commedia de' seooli precedenti e nello .stesso tempo alliiluncia UIIlO spirito nuovo, è ben certo che il Teatro romantico, con Hugo, Vigny, Mus– set; e quello che potremmo chiamare il Teatro teooico, con Dumas padre, e Scribe che il1lventa una nuova macchina teatrale, e Labiche che fabbrica cento. vaudevil'les, e Sardou; e il Teatro di costumi, con Balzac, e Augier, e Dumas figlio; e l'Operetta, con Meilhac e Ha– lévy; e infine il Teatro naturalista, nato da Becque e da Zola; sooo stati qualche cosa di ,noo facilmente dlimenticabile· nella storia mondiale del Dramma come del costume, hanno creato un'arte e uno stile, ha,nllloofferto modelli a tutti i paesi d'Europa; dove sono stati tradotti e imitati con rnn fervore, che è dubbio sia stato mai altrettanto vivo in qualunque altro periodo degli scambi teatrali fra rraziollle e nazione. Ebbene nell'anno di grazia 1889, ossia nello stesso tempo in cui il nostro Martini tirava le somme di tutti i gemiti e le lacrime sparse fra noi .sulla miseria del Teatro nostro, il pootefice massimò della critica teatrale p;:i,rigina, Francisque Sarcey, pubblicava un articolo iJ1l cui raccontava d'aver trovato in vendita, presso un anti– quario, Uinaraccolta d'opuscoli sulla decadenza del Teatro francese, le cui date abbracciava1I10 e superava,no gli ultimi cent'anni. 1880 : Dubut-Laforest, Du théatre à saooer; 1876: Gérard, Ori d'alarme swr la s-itiiation de l'art dramat-ique ; 1871 : Ano111yme, De la déca– dence des théatres et des moyens de les régénerer ; 1866 : De ,Sacy (un signore, avverte Sarcey, che non aveva mai messo piede iJ11,un teatro), Rapport siir la diécadence de l'art dramatiqiie; 1860: MOIJ.1- tégut (il traduttore di Shakespeare), De la décaderncedes théatres; 1849: Mariéna, De la décaden,ce de l'art dramatique; 1842: Victor, BibliotecaGino Bianco
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