Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931

W. FRANK, Nouvelle découverte de l'Amérique 125 ricanista, un tipico mistii;ismo della razza e della nazione. L' Americ-a moderna, sostiene il Frank, non è che una foresta e gli uomini che vivono in essa vivono come i selvaggi, lottando per i medesimi scopi strettamente pratici. Che cosa, infatti, si proponeva l'uomo primitivo se non il raggiungimento del maggior benessere fisico ? E che cosa rim– proveriamo all'americano se non di dirigere tutti i suoi sforzi verso il sempre maggiore miglioramento del comfort ? Ai fini dello spirito, dun– que, l'uomo-macchina è ormai l'equivalente del selvaggio. La foresta originaria era d'alberi, mentre quella moderna è di macchine. Tuttavia questo nuovo selvaggio, come il suo antenato, dovrà lentamente for– marsi, - attraverso una mitologia faticosa di cui già si riconoscerebbero i primi segni nella vita americana, - un senso della totalità. Ed ecco, dunque, avviato lo spirito, attraverso l'America, ad una rinascita reli– giosa e della civiltà unitaria. In sostanza qu(\sta utopia non è gran che diver-sa da quelle formate da Spengler e dai neo-cattolici francesi. Dalla prima essa prende la divisione della storia in cicli chiusi e analoghi; dalla seconda il mito della civiltà medioevale. Rientra, dunque, pienamente in quella lettera– tura pessimistica che è strettamente connessa alla crisi del dopo-guerra. La prima ca,ratteristica che vi colpisce alla lettura d'uno di questi centoni ove sovrabbonda la nozione e la frammentaria erudizione, è la completa, assoluta incomprensione dell'idealismo. Waldo Frank, per esempio, ignora che, attraverso la coscienza individuale, il libero pensa– tore, l'idealista, ba raggiunto proprio quella totalità che nel famoso Me.dioevo era più apparente che sostanziale. Il Frank si ferma innanzi a, un tipo d'uomo che è la negazione dell'individualismo e parte da esso per arrivare logicamente alla condanna di tutta la civiltà posteriore al cattolicesimo. In altri termini, mentre l'uomo nuovo trova in sé il volto e la parola di Dio, gli uomini considerati dal Frank non hanno più Dio e sono ritornati ai miti e ai pregiudizi primordiali. Gira gira,, il Frank, dopo quattro secoli, ha riscoperto in America il s~lvaggio. Eppure bisogna concedere all'autore di questa nuova scoperta dell'America le afte,nuanti che gli derivano dallo spettaèolo miserando offerto dagli uomini-macchine. Se ai figli neocattolici o reazionari degli idealisti ottocente•schi non possiamo perdonare di essersi lasciati vincere dalla paura e pervadere dal cupio dissolvi, riconosceremo al Frank il merito di aver instituito in patria un felice parallelo tra la selva vegetale e la selva meccanica. ALBERTO CONSIGLIO. THORNTON WrLDER, The Woman of Andros. - Eoni, New York, 1930. $ 2,50. «Noi» diceva Demostene « abbiamo delle ragazze per la soddisfa– zione dei sensi, delle spose legittime per la riproduzione e delle amanti per la voluttà dell'anima». Appunto una di quest'ultime è protagonista del nuovo romanzo di Thornton Wilder, lo scrittore americano i cui due romanzi The Cabala e The Bridge of Saint Louis Rey sono ascesi a milioni di copie ed ebbero bliotecaGino Bianco

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