Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931

J. CiIARDONNE, Eva. oit le J ournal interrornpit 123 cui si disse in principio, se non per cogliere nel suo aspetto più estremo e. disperato ta irreducibile solitudine dell'uomo, e dell'« intellettuale» in ispecie : l'impossibilità, per quelle mon._adiche noi siamo, animata ognuna da un suo moto particolare, come gli astri, e come loro apparentemente immobili, di avvicinarsi e comprendersi a fondo. Comunque, per tornare al suo protagonista,, nella sua nllova vita, solitaria e piena, egli si sente felice. Pensa a scrivere un romanzo: « Je veux montrer le bonheur qu'une femme peut donner à un homme, le seul bonheur qui soit au monde .... ii. Pensa anche a far pubblicare quel suo diario: «mais .... je désire qu'il s'achève à la maladie d'Eva. On ajoutera, en note, que la femme est morte. Ce qui suit, et particulière– ment c_eque je viens d'écrire .... ne doit pas etre connu. Cela paraitrait ·choquant, inhumain, artificiel.. .. Et puis, on pourrait voir, dans ce récit, l'histoire amère et bou:ffone d'une femme qui a ~paré et amoindri un homme qu'elle n'aimait pas, lequel croyait l'aimer. Pour moi, ce fut une autre histoire. triste ou gaie, je ne sais, mais belle assurément, et profonde, utile, émouvante, car la vi{)est toujours grande .... ». E così, non altrimenti che sui casi della, vita, si potrebbe su questo « diariò i> epilogare indefinitamente. È stato osservato, con sorpresa che presso taluni lasciava trapelare una punta di scandalo, che le nota– zioni di cui esso si compone spesso nulla hanno a che vedere, ostensibil– mente, con la vicenda che forma il soggetto proprio di esso. ·Pensieri' sulla società, sul.l'arte, sulla politica, sulla vita in genere, i quali chia,.. ramente paiono da attribuirsi al Cnardonne, anzi che mediatamente, al suo protagonista. Ma anzitutto, è l'incertezza medesima su la portata di talune notazioni nei riflessi, consci e inconsci, della situazione, che contribuisce fortemente a formare quell'atmosfera ricca di chiaroscuri significanti : e la saldatura del tono è avvenuta tanto bene che per noi questo protagonista, questo « parente povero ii dell'autore, per dirla con un'espressione che ha trovato favore, ci è sensibile solo per virtù di una vooe, ormai conosciuta nelle sue inflessioni, che si confida piana– h1ente in certi momenti di sosta; a se stessa, a noi, all'ora che cade e si annulla. ALBERTO ROSSI. W ALDO FRANK, Nouvelle déoouverte de l'Amérique. I ntroduotion à une philosophie de la vie américaine. - (( Les écrits ll,. Grasset, Paris, 1930. Fr. 15. L'autore di questo libro è uno degli scrittori americani più ricchi cli cultur·a europea. Già noto in Europa per due felici libri di vita ameri– cana, City Blook e Our Arnerioa, h;:t,composto quest'ultima opera su più vasto disegno e con generose intenzioni. Il Frank parte da un'analisi della cosiddetta crisi dell'id€alismo. Egli non è un entusiasta di quell'americanismo sciocco e superficiale che op– . pone il nuovo mondo al vecchio: anzi giudica tutta l'America d'oggi se– condo lo spirito europeo. Waldo Frank è il solo americano che consideri la crisi del tempo presente come crisi cli tutta la razza. Egli ·ricerca in.

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