Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931

I' 84 E. Pea - Ma, come figliola ? figliola m che sem.so? - Figliola! figliola vèra. E voglio sa pere cos a mi lasciate quando morirete. Il vecchio si mise a ridere : - Avevo creduto un'•altra cosa. È proprio vero che, in lllilrggio, V8/Ilill0 in amore gli asini. Se questo è lo scrupolo per cui sei sempre stata riluttante al mfo amore, affrancati e abbracciami pure senza paura : io non so!llo tuo padre. - Negate? negate questo? Dunque negate? Drnnque non mi la– scerete nulla, quando morirete ? E la casa noo me la comprate ? Me l'avevate promessa. Questa faccem.da non può oodare liscia così : ci farò mettere le mani d al cappella no, e vedrete ! Detto questo la figlioccia scese le scale e s'avviò verso la Ca– nonica. Il vecchio non rideva p,iù. - Sta' a vedere, - pensava, - che questa matterella crede davvero che io sia suo padre. E riandò con la mente al tempo lontano, cercM1do le ragioni che potevano aver dato credito a questa attribuzione di pateroità. E sempre più si stupiva della cosa, aJil.cheperché il vecchio aveva allungato qualche volta le mam.iverso la figlioccia non come fa il padre verso la figlia. L'aveva anche baciata due volte, ma la figlioc– cia, riluttante, gli era sfuggita via di tra le braccia, UiI1 po' ridem.do è un po' impermalita. - Me la comprate la casa ? - diceva rid~ndo e stizzita. - Te· la comprerò se mi vorrai bene, - replicava il vec– chio. E tutto si riduceva a questo. Qui stavano gli impegmi e le promesse del vecchio verso .questa figlioccia che aidesso non vedeva da tre anni. E che, per pura me– la-ncooia del maig1giofiorito, il vecchio aveva deciso di andare ·a trovare con la vaga illusiOille di Uillinvito d'amore. Aveva portato il ragazzo con sé per non dare sospetto, per !llon suscitare mald!i– cenze ÌiI1 un paese piccolo di montagna, dove il vecchio già credeva ci fossero voci maligme. L'ambasciatore, che veniva tutti i lunedì al piamo per il mer– cato, ed al quale il vecchio parlava per metafora, ma parlava, po– teva aver propalatç1; la cosa, perché il vecchio si era espresso iill termini sempre generici, ma pur tali da fa.r capire, riferiti alla figlioccia, la sua simpatia. E purché la figlioccia l'avesse voluto, avrebbe veramente potuto avere la casa subito e un lascito per testamento. M!l, la figlioccia rispondeva che· era ora si decidesse, int,amto, a. metter fòri i ca– vu,rrini necessari per l'acquisto della c;i,sa.... E finalmente aveva mrundato a dire: - Se viene quassù sono sicura che fiilliremo per metterci d'accordo, per far tutto un pateracchio ... , - ché la colpa BibliotecaGino Bianco

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