Pègaso - anno III - n. 1 - gennaio 1931

La figlioccia 81 orecchie oon u111a certa civetteria. Si voltò i111 su e guardò il vecchio come per dire: « Sono bella?». Ma il vecchio :finse di non eia.pire o no111 capì o non •Si accorse, perché pareva già oontrariato e s'era messo a fare dei passi per la strunz.a: tanto che fa :figlioccia gli disse: - No111 .siet e stamco d opo esser salito :fin qui? Si vede· che i vecchi, a garetti, stam.no meglio che i giovani. Io, quando vengo dal pia1I10,mi butto sul ,sacc one stanca morta. Il vecchio domandò: - È da tanto che lllon vieni al piano? - Da lunedì passato, - rispose la :figlioccia, e lo guardò per vedere che effetto faceva al vecchio questa lllotizia. - E perché !D:Oill ti sei fàtta vedere da me ? - Ohe ci vengo a fare, la frasca, da voi ? Se mi ci volevate mi ci avevate a tenere, qua1ndo-era. tempo. Il vecchio la guardò duramente: c'era il ragazzo presso la :finestra che ascoltava .. La :figlioccia pareva 1110n si preoccupasse troppo della presenza del ragazzo e contmuò : - Sono venuta al mercato con mio marito. Lo sapete che ho marito? - Perdio ! vuoi che non lo sappia ? Se ti ho dotata io, quaJndo hai •sposato. - Sì, bella dote m'avete dato! Non era.no mica queste le pro– messe. Piglioccia ? :figlioccia u111 paio di.. .. zebe dei ! Quella rimbam– bita di mia madre, faceva meglio a farmi. ... tenere al battesimo da qualculllo, meno rioco. - Basta! Il vecchio s'mcollerì e fece le mosse d'andar.sene. Tomò sui suoi passi, /3'avvicilllò alla :figlioccia. . -- Dammi retta, - le disse sottov•oce, e con garbo, - dammi retta, :figlioccia.... Ma la figlioccia si mi~e le mani sui :fianchi e rispose, illlterrom– pendolo arr-ogantemente : - Se vi do retta, che mi lasciate qua111do morite? · A questa illlaspettata domanda, il vecchio si turbò tlluovamoote, voltò le spalle alla ftglioccia,, appoggiò i gomiti sulla pietra della :finestra e si mise a guardare nella strada. Ed mtrunto, di mangiare non se ne parlava. E quell'odore di carne al sugo, l'aveva tutto nel na,so il ragazzo. Noo sentiva più nemmeno il puzzo di stalla, e malgrado la nausea d'i quella testa unta dalla sugna, di quel pettinaccio macchiato dalle vittime che c'erano morte schiacciate .sopra, coll'unghia del pollice, da quelle mami tozze della :figlioccia, i] ragazzo aspettava oon am.sia di veder setareiar la farina per fare la polenta in quel paiolo, pieno d'aoqua, troppo grande per bollire presto. 6. - Pèoaso. ibliotecaGino Bianco

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