Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930
582 G. Alberti Tannhwuser riusciva a presentire Tristano: E torniamo così aJla mUJsioa,questa musa moderna alila quale si potreboo indirizzare la. faitale esclamaziOIIle baudelai:rd.ama : O femme dangeureuse, O ·séduisants cHmats ! Il Simbolismo, 'che ,si proponeva di rapire il suo bene aJlla musicar 1110n i111tese i pericoli di questa, seduvio111e ,si di,scio1se nel nebuloso e nell'astTat,to. La vera lezio111e di Baudelaire, lezione di ((OlStinato rigo,re )), andò ,persa iper quella turba di « indépendents et décadents, symbolistes et déliquescents, dandys de lettres et wagnéroldtres >> che Brunetière giustamente flagella. Il guaio è che Brunetière guar– dava a Baudelaire 00111 occhi di moralizzatore e cioè alla fin fine non t:voppo dissimilrnente dai oondan111aitidecadenti: no111 s'accorgeva che Baudel!aire sareboo stato il primo a sconfessare sdegnosamoote il culto barocco e mostruoso. che quelli gli votavano. Perché, se il termine di classioo ha un sigll1Ì:ficato preciso bisogna servirsene per Baudelaire, il quale collla sua opera riconferma un ordine di valori c0111trogni abbandono agli allettamooti di 111I1a f cile e fa,llaoe ispirazione sans plus 1 ). Direi che anzitutto insegna a disegnare, senza tuttavia !Sacrificare nulla della ,sua esperienza coloristica che è grrundissima. Il tr,atto, !la lililea, si fan sonori per la riochezza interiore : ed ecoo quel tal recitativo tene:ro, appassionato, e che tratto tratto ,si spiega in canto. Ogni artista mi par che sia ovvio ormai oome ÌIIl un certo se111so compia irnplicitaimente quella famosa« ,sintesi delle aTti >> che fu una delle :fissazioni wagneriaro.e. Ma ,si dimentica sovoote che Baudelaire è il primo, oome poeta,, ad aver ridestato in noi la faooltà di oo– gliere la bellezza ooilla totale nostra oomples,sità se111sibile.Perciò lo vedo alle soglie di questo mondo moderno. - Nel ritornello del- 1' I mitation au voyage · , Là, tout n'est qu'ordre et beauté, Luxe, calme et volupté. Gide dice di ravvisare enumerate le co111dizionidell'opera d'arte: si iportrebooaggiungere che questo 111emico dichiarato d'ogni viaiggio c'invita tuttavia al solo viaggio ·che vaJlga, quello interiore. Ci prende per mamo, e nel paesaggio che ci rivela rioono.sciamo che tutto parla« à l'ame en secret - Sa douae langite natale>>. Terra immemo– riale, ma, rispecchiataci nell'amimo, inoonfo111dibilme111te nostra fa– miliare, quotidiana .. S'immagina faicilmente come il cittaidin~ di 11IIl altro tempo ci si 1 sentireboo straniero: e vien in moote l'iinoom– p,rensione di Goethe 111elll'ascoltareBeethoven. ,Ma è che a,ppunto 1 ) « .... ce sièole a désappris toutes les notions olassiques relatives à la lit– térature » (Dal 2<> progetto di Prefazione alla 2• edizione delle Fleurs du Mal). BibliotecaGino Bianco
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