Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930
La prima giovinezza di Carlo Alberto 571 sotto un certo aspetto, 1110n è l01JJ.t31Ila d l modo oon cui egli pessi– misticamente aveva prima visto il mondo « du seul mauvais còté )). Per sùa fortuna (e non di lui soltamto) egli seppe elevarsi per grazia della Fede, da quella triste co111cezione' della vita per cui egli sarebbe rimasto 111ell'apatia di mente, di cuore e di opere, che gli fu caratteristica prima del 1817. Il mond-0, egli co111tinuerà a dire, è pieno di irngiustizie e di tribolazioni, m!:l,Dio, soggiungerà, è giusto, e premia quelli che hanno superato la prova a cui Egli li ha sottoposti nella vita terrena. Questo prilllcipio, base oramai fondamentale della sua religi0111e, ripeterà a se stesso coin maggior vigore di fede 111egli anni di sven– tura dell'esilio :fiorentino. Allora gli fu di sommo cornforto; p,oi, per tutta la vita, fu condizione 111ecessariaperché egli concepisse l'esi– stenza oome missione, e perché fosse religiosamente animato da quello spirito di sacrificio che tutta illumina la sua azio111e di Re e di soldato d'Italia. NICCOLÒ RODOLICO. BibliotecaGirio Bianco
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