Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

552 F. Torraoa 2) altra, trascritta, del senatore Finali; dalla quale Ella sentirà le buone disposizioni del rettore della Corte dei conti a favore della Commissione dei testi di lingua. lo gli avevo parlato in Roma della cosa: e gli mandai poi copia della memoria che scrissi al Ministro. Ma, se il Ministro invece di trasmettere le mie controsservazioni, si acquieta alle prime o~servazioni della Corte, è inutile seguitare. Il Finali è dunque disposto a dar ragione a me. Se jl Ministro lascia fare a Fer– rando a cui importa un fico, e anche meno, della Commissione dei testi, io ric~rdo all'on. Ministro che fui pregato due volte dal ~oselli ad accettare il non ambito e non piacente e gravoso officio, che cedei a patto mi si lasciasse scegliere un segi-etario letterato e moderno ; mancandomi questo, io non seguito, e ripiglio il mio tempo per cose più utili a me e più piaoenti; d'altronde, per conservarlo, non voglio fingere o dir bugie. Me le ricordo affezionatamente, e.aro Signor Torraca. L'arciprete di Polenta, Don Zattimi, si affaticava da a.nni a procurar i mezzi di restaurare la chiesa « dove Drunte ,p;regò >>. Lo conobbi nell 1889, quando andai dia Forlì a visitare le ,scuole del oomUJI1e di Bertinoro, di cui Poleinta ,è frazione. Si veda, a p;ropo– sito, la lunga nota del Carducci all'-ode La Chiesa di Po-lenita. - Il comm. Fer,ra.ndo era direttore geinerale dell'istruzione superiore. Il Passerini si duole ed è veramente danneggiato per la sospensione 1 ,1el decreto che lo trasmutava dalla Ca,sanatense alla Laurenziana. Io credo non abbia torto; e, se così è, mi raccomando a Lei, che veda di fargli render ragione. Esamini, prego, bene, il caso ; e Le ne sarò grato anch'io. Intanto La saluto cordialmente e me Le confermo ecc. Madesimo, 21 agosto 1896. Per le pros-sime nozze di S. A. R. il Principe di Napoli, il mi– nistro Gianturco pensò d:'i'!lvitare letterati e scienziati italiwni a mandargli scritti autografi, che egli avrebbe presentati al Principe. Irnformai del desiderio del mirni,stro ·il Cal'lducci, il quale lilli rispose : Madesimo, 2 sett. 1896. Il Ministro mi onora pensando anche a me per un sì gentil pro– posito. Non avevo pensato a odi epitalamiche ; ma questo è altra cosa e quando non mi riuscisse troppo indegno non avrei ragione di no~ mandare a S. E. qualche cosa,. Ringrazio anche Lei per quello che farà, potrà fare anche per Severino Ferrari. . Venerdì nott~ 2arò a Bologna. BibliotecaGino Bianco

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