Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

550 F. Torraca quanta cura il Carducci dirigeva la Biblioteca classica. _Non ricordo più per quale ragione nolll preparai la stampa del Porz10. Nel lucrlio del 1890, Paolo Bosellli mi nominò ispettore cootra.ler e mi richi~ò a Roma. Nel 1892, Ferdinando Martini ministro del– l'istruzione mi nominò capo-divisfone ,per le ,scuole elementari e 1I1or:mali, e per gli educandati femminilli. Ero illl quell'ufficio, quando _ricevetti questa letter,a: OastigHon de' Pepoli, prov. di Bologna, 24. 1. 1893. Le ispettrici o vice 0 ispettrici per le scuole femminili sono state nominate con decreto minist~riale ? per un anno ? tutte cosi ? Mi fa il piacere di dirmi qualche cosa di tutto ciò, perché io possa placare le ire femminili di tale a cui era stato promesso' di più ? Per quanto sta da Lei, Le raccomando secondo verità e giustizia un Poli, ora maestro a Imola, che concorre, credo, per iscuole normali. E · 1,1tato,o per dir meglio, fu, più anni sono, alle mie lezioni. E bonissimo assai sufficiente. Non avevo fatto io la promessa a quella signora; perciò mandai la lettera al -Martini, che era assente, e che mi scris•se: - « Al Oar– dJucci risponda che le nomine delle Ispettrici furoo.o fatte già per decreto ministeriale: che neil comulllicarlo alle interessate si avverti– ranno che la reggenza durerà un anno soltanto) .stabilendo cosi UIIl impegno dell'Amministrazione. Ohe è falso fosse stato promesso ad UIIladelle nominate di più: le si erruno promesse 1500 lire - amtico stipendio suo - e le se ne da.ramno 1800 - se nolll erro>>- N el 1894 3Jccettai dalila casa SansOiili l'incarico di dirigere una oollezfone di studi critici, Biblioteca classica della Letteratwra ita– liana. Poi che i primi volumetti furono pubblicati, mi scrissero da Firenze che il Carducci desiderava fossero accolti 1I1el1la Biblioteca i suoi tre saggi sul' Amtinta del Tasso. Risposi che ci sarémmo onorati di ,soddisfare il suo desiderio. Ed egli a me : Grazie dell'accettazione, e della recensione inviatami del commento polettiano. Più che recensione è un commento essa stessa e dà e accenna gli elementi e i caratteri onde oggi dovrebbesi far un c~mmento nuovo della Commedia. , 'Le auguro ogni cosa buona, e più particolarmente forza perseve– rante e salute per gli studi. Bologna, 8 genn. 1895. La recensione del commento del Poletto era apparsa nel Bullet– tino della Società dantesca. Poco dopo, Emanuele Gianturoo, divenuto milllistro dell'istru– zi001e,mi volle capo del suo gabinetto. Allora il Carducci mi scrisse parecchie volte. BibliotecaGino Bianco

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