Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

RICORDANDO IL CARDUCCI. Una mattina del gennaio 1879, quMl.do entrai •S<"CO!Ildo il solito illella libreria Detken in piazza Plebiscito, il giovine figlio del li– braio mi mostrò 1I1ella W estminster Review un artioolo 'su la Fanvi,glia Oairoli) e mi domand'ò: - Lo volete traidurre? - R1sposi: - Per– ché IIlO? - E lo tradussi. È opportuno ricordare che Benedetto Cairoli era stato presidente del Consiglio dei Ministri sino al di– cembre del 1878, e che si prevedeva imminente il suo ritorno al po– tere. Più tardi seppi che autrice dell'artioolo era la signora Evelina Carringtom, alla quale aveva fornito notizie e documenti l'ottimo Nicola Mameli, il fratello di Goffredo. Finita la traduzione, pensai di aggiungere al volumetto un bel– l'artioolo del De Sanctis intm:mo aJl distacco di Benedetto Cairoli dalla maggior3Jllz.a della Camera, e l'epodo del Carducci In morte di Giovanni Oairoli. Scrissi al poeta per pil.'egarlo di permettermi dli ripr-odurlo. Mi rispose subito, consentendo. Non ho ritrovato quellla sua cartolina; ricordo che mi scriveva esser quella la ,prima volta che gli fosse stato chiesto il permesso di ristrumpare una ,sua poesia. Ho trovato quest'altra: Non ho avuto dall'editore il libro su i Cairoti, ma non importa: l'ho visto. Ringrazio Lei che volle donarmi il suo lavoro su le Sacre rappresentazioni nel napoletano, utilissimo e benissimo fatto. Bol. 17 aprile 79. Si .può facilmente immaginare qu3Jllto fossi co1I1tento io, pdn– cipi3Jllte, di ·aver meritato la lode di quelJl'uomo. Nel settembre dello stesso anno, si adunò a Napoli il congreS1So delle società e deputazioni di storia ,patria, e il Carducci venne a rappresentare la deputazione della Romagna. Da Cava dei Tirreni, dov'ero, corsi a Na,po1liper vederlo, per ,salutarlo; così gli parlai la prima volta !Ilella sa,la della nostra società, dove si tenev3Jllo le adunanze del congresso. Udii il prof. Giuseppe De Blasiis, che lesse l'elenco dei congressisti, sil!labare COIIl intenzione il nome del Oom– men-da-to-re Gio-sue Oar-duc-ci; quasi volesse dire: - Vedete, si- BibliotecaGino Bianco

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