Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930
544 P. Nardi del Mistero del Poeta, e fa capolino anche in una di queste lettere fogazzariane al nipote: « e alla sigtnoTina Felìcita dirai che ieri ebbi runa cara lerttera di Eleonora tutta felice di aver veduto due volte il princ:iipe di Bismrairck >> (12 agoSlto '86). Con la istituitirice dei 111ipoti,sollecita, abbiamo visto, degili alheiri, e wnamo,rata dei fiori (« Dir:rruia,l,la ,signorina che il suo timo della Pria è tutto illl fiore», lettera ad .AJ!lgelo,da V,elo, 13 ottobre '84), il Fogazzaro s'wtraitteneva volentieri, discut,endo di religiollle e forse ,anche per esercitrur,si a parla.ire tedesco. Qua.Iche minuta di tedlesco si fruceva forse correg,gere da Ilei (passo citaJto del 10 agosto '84). E 0,l lllipote druva per tema : « Fare il ritratto della signorina Biwhner ». « Sono currio.so di sapere se ho fatto molti sbagli nella descrizioille della signorilll a Felìcita Buchner », chiedeva An,gelino (17 ottobre '84), a sv,olgimento compiuto e spedito. E lo zio ri,spondeva che IIlO. Bene: i,o di-rei, - senza usciir ,dei limiti imposti &lii.a s:fera d'os– i,:ervaziollleofferta dal carteggio col nipote, - che il Fogazzaro riveli qui un ,asp,etto tutto particola.re della ,sua natura. L'0JS,petto del– Fuomo che tanto più si sorv,eglia quanto più si sospetta nel campo visivo di u111a donna, la quale non sia, come ,nel caso presente, né una picoola nipote,. illé la suocera. Da chi sarebbero state lette queste lettere ad Angelino, oltre, e forse prima, che dal destinatario ? ; da chi sarebbero state certo illustrate e commentate, se non dalla si– g,norina Felìcita Buchner? Ed ecco, Ìillconsciamente il tono si eleva. Ci son passi, del resto, i111 cui ella, la isignorina, è chiamata senz'al– tro 1n causa, e poi la lettera 1,,embracontinuar pr-0prio più per lei che per altri. Allora l'umorismo, la grazia arguta, lllOIIl sai se dello stile o della cosa evocata. Per esempio, e sarà l'ultimo brano un po' lungù che riporterò, anche per far conoscere ai miei lettori una serie di scenette fogazzariane davvero : La signorina Felicita è curiosa, mi pare, di aver qualche informa– zione sul convegno fra la Mellien e me che non ha commosso l'Europa solamente perché era una semplice conferma dell'altro convegno fra Bismarck e Crispi. Non abbiamo fatto, la signorina Maria Mellien e io che confermare l'alleanza italo-germanica. · ' Ella doveva arrivar a Vicenza s~bato alle 12,30; e io dovevo tro– varmi alla stazione con un giornale in mano, per essere riconosciuto. Vi confesso che trepidavo un poco, temendo veder comparire una vecchia bas-bleu, tale da poter viaggiar sola senza pericolo magari fra i canni– bali e cammu:ffata in modo da far ridere alle mie spalle i miei cari concit– tadini. Con quel treno arrivò molta ,gente e non mancarono tipi di vecchie signore da farmi gelare il sangue. Intendiamoci, una vecchierella comme -il_taut mi ~rebbe piaciuta assai; ma quelle erano comme -il faut pas. V1 confessero pure che certe volte facevo molto giocare il mio giornale sperando, invano, che la viaggiatrice venisse a me. Finalmente ecco ve– n1re fra gli ultimi arrivati una personcina elegante che mi si avvicina BibliotecaGino Bianco ,
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